C’è un avvertimento lanciato ieri da un ministro del governo legittimo libico: “Nelle prossime settimane arriveranno in Italia anche alcuni terroristi dell’Isis a bordo dei barconi di migranti”. A dirlo è stato il ministro dell’informazione del governo libico di Tobruk, quello riconosciuto dalla comunità internazionale, Omar al Gawari. Intervistato dall’Ansa mentre si trovava al Cairo, Gawari ha spiegato: “L’Italia sperimenterà l’arrivo non solo di poveri migranti provenienti dall’Africa, ma anche di barconi che trasportano Daesh (l’acronimo arabo usato per indicare l’Isis, n.d.r.)”. Una dichiarazione che arriva proprio a fagiolo alla vigilia dell’approvazione dell’agenda europea sull’immigrazione; tra gli altri punti all’ordine del giorno, anche la questione libica e la necessità di trovare una soluzione all’instabilità del Paese nordafricano. Gawari, nel corso dell’intervista, ha poi puntato il dito contro la coalizione di milizie filo islamiche al potere a Tripoli e nella parte ovest della Libia: “L’esercito e i responsabili libici hanno informazioni in proposito”. Ed ha aggiunto: “Le Forze armate libiche devono essere ben equipaggiate per far fronte all’emigrazione clandestina: sia la Marina che protegge le coste che l’esercito che protegge le frontiere terrestri”. Ha poi ribadito che, per combattere il terrorismo, “i libici vogliono che sia levato l’embargo sulle armi e pagheranno con il loro denaro per acquistare le armi necessarie alla restaurazione della pace e alla sicurezza del Paese”. “Non abbiamo bisogno di aerei – ha poi sottolineato – per questo chiediamo alla comunità internazionale di indirizzare un messaggio ai golpisti di Tripoli per avvertirli di smetterla, lasciando operare il governo legittimo che è stato eletto dal popolo”, cioè il governo di Tobruk.