A quanto pare, il web sta consumando, anzi risucchiando, troppa energia elettrica e la Gran Bretagna ha deciso di correre ai ripari: infatti, l’Inghilterra vorrebbe razionare la fornitura di Internet nel prossimo futuro, a causa del sovraccarico di “mondo online” nell’elettricità che, secondo alcuni calcoli, entro vent’anni potrebbe addirittura monopolizzare l’intera energia prodotta sul suolo inglese. A fine mese, alcuni esperti telematici si riuniranno a Londra per una conferenza alla Royal Society, che si occuperà proprio di questo allo scopo di lanciare un primo allarme; infatti, la richiesta di sempre più contenuti multimediali, insieme al boom di apparecchi come tablet, smartphone ed anche orologi multi tecnologici, già da ora fa consumare agli utenti, in alcuni giorni, una mole di elettricità pari al 10% di quella attualmente prodotta in Inghilterra. E questo è uno sforzo incredibile per le società energetiche inglesi, le quali potrebbero raggiungere un livello insostenibile da qui fino al 2035; la proposta di razionamento di Internet è stata lanciata, tra gli altri, da Andrew Ellis, docente di comunicazioni ottiche della Aston University di Birmingham. Il professor Ellis ha infatti compiuto una ricerca studiando l’incremento recente di banda richiesta per la trasmissione di dati in Rete, ma bisogna aggiungere che non ha comunque previsto gli scenari apocalittici illustrati da altri esperti.
La domanda di banda per la Rete sarà ad ogni modo sempre più massiccia nei prossimi anni, comportando quindi un radicale adeguamento delle dorsali Internet, le quali saranno chiamate a trasferire quantità di dati sempre maggiori. E’ dunque necessario un cambiamento di rotta, secondo Ellis; anche se Internet non dovesse collassare tra vent’anni, in futuro gli operatori di telecomunicazioni dovranno agire per migliorare le infrastrutture, sia quelle nazionali sia quelle che collegano più Nazioni.