I film italiani in gara a Cannes sono rimasti a bocca asciutta in fatto di premi, ma non di spettatori: infatti, le opere di Garrone, Moretti e Sorrentino stanno ultimamente sbancando in tutte le sale italiane, e non è certo sintomo di magra consolazione, bensì di un trionfo giustamente premiato dal pubblico. Per quanto riguarda le premiazioni, al 68° Festival del cinema hanno trionfato le pellicole di nazionalità francese. A vincere la Palma d’oro è stato il film “Dheepan” del regista Jacques Audiard, una storia d’amore e di violenza ambientata tra i rifugiati dello Sri – Lanka in Francia; la giuria, presieduta dai fratelli Cohen, ha poi assegnato il Grand Prix a “The Son of Saul” diretto dall’ungherese Laszlo Nemes, un film incentrato sulla tragedia dell’Olocausto. Infine, Rooney Mara ed Emmanuelle Bercot hanno vinto ex aequo il premio per la miglior interpretazione femminile, la prima con “Carol” e la seconda per “Mon roi”. Il film di Audiard, vincitore della Palma d’oro, sa mescolare abilmente storia sociale, melò e thriller, raccontando di una famiglia dello Sri – Lanka alle prese con la difficile immigrazione in Francia; i personaggi protagonisti passeranno da una guerra civile e villaggi incendiati ad un tranquillo pic nic, finalmente liberi, in Inghilterra. “The Son of Saul” tocca invece le corde dell’animo europeo: “Credo che l’Olocausto tormenti ancora il Vecchio Continente – ha dichiarato il regista Nemes – lo si percepisce ancora, è sempre una ferita aperta, in qualche modo. Vi sono punti di forza da sottolineare, credo quindi che alle nuove generazioni debba essere raccontato in modo aperto ed è questo il motivo per cui ho voluto girare il film”.