Matteo Salvini se n’è uscito con un’altra delle sue tirate, questa volta contro i campi Rom esistenti in varie periferie italiane: “Cosa farei al posto di Alfano e Renzi? Con un preavviso di sfratto di sei mesi, raderei al suolo tutti i campi nomadi” ha dichiarato il segretario della Lega Nord, durante la messa in onda di “Mattino 5”, che ha poi aggiunto: “Sarebbe solo un preannuncio, come per tutti gli altri cittadini, poi arriverebbe la ruspa. Nel frattempo, i nomadi, come tutti gli altri, si organizzano: comprano oppure affittano casa”. Le parole di Salvini non sono certo rimaste inascoltate ed hanno ottenuto molti commenti negativi, come ad esempio da parte della presidente della Camera Laura Boldrini, che ha replicato duramente: “Parole inquietanti di pura propaganda”. Salvini ha poi compiuto una rimonta confermando le sue teorie anche durante il programma “L’aria che tira”, in onda su La7: “I Rom hanno il diritto e il dovere di vivere come tutti gli altri cittadini e di mandare i figli a scuola, ma il campo in sè è al di fuori della legge, col dovuto preavviso gli darei la possibilità di vivere come gli altri, ma i campi nomadi non dovrebbero esistere – ha dichiarato – l’ integrazione c’è solo per chi si vuole integrare e non per chi vorrebbe vivere sulle spalle degli altri. I Rom hanno gli stessi diritti e doveri degli altri cittadini, come ad esempio pagare l’Imu; secondo me, i campi Rom sono un esempio di segregazione, sfruttamento e isolamento”.
La sua presa di posizione ha trovato la ferma condanna della Boldrini: “Il verbo radere al suolo è abbastanza inquietante – ha dichiarato la presidente della Camera – i campi non vanno mantenuti, ma bisogna trovare una soluzione abitativa alternativa. Questo non significa annientare chi abita i campi, ma bisogna far seguire una politica abitativa. Le soluzioni ci sono, basta avere una visione e ricercarle. Ma purtroppo c’è chi non le vuole trovare perchè ciò frutta politicamente, ed è una cosa davvero triste”.
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