“Se l’Italicum non dovesse passare, allora credo proprio che il governo cadrà”. Non ha usato mezzi termini il premier Matteo Renzi, ospite alla trasmissione tv “Otto e mezzo”, in onda su La7: “Se il governo, nato per fare le cose, viene messo sotto, allora vuol dire che i parlamentari gli stanno dicendo: vai a casa. Non sono qui per trattenere la poltrona aggrappata alle terga”. Renzi ha voluto quasi giocare d’anticipo, ponendo di fatto la fiducia sul provvedimento, mentre ha assicurato che martedì si deciderà se porre la questione di fiducia; a proposito del voto, comunque, il presidente del Consiglio si è dichiarato molto ottimista: “Credo che faranno passare la legge – ha detto – è in un pacchetto di proposte che abbiamo portato avanti in varie occasioni e discusso accuratamente. Altrimenti, facciamo finta di nulla? Possono mandarmi a casa, ma non certo fermarmi”. Renzi si è detto anche sicuro che il Pd non si spaccherà, perchè quello che conta è il volere della maggioranza dettato dal voto, “altrimenti non ci sarebbe più la democrazia, ma l’anarchia”.
Tra i tanti temi affrontati in studio, anche la tragica morte del cooperante italiano Giovanni Lo Porto, ucciso a gennaio da un raid statunitense in Pakistan: “Ho apprezzato il modo con cui Barack Obama, a differenza di altri casi del passato, non ha fatto inutili giri di parole e si sia assunto la responsabilità; faremo di tutto per recuperare il corpo di Giovanni, è molto difficile. Come si può definire un ostaggio di serie B, quando per tre anni la Farnesina ha fatto di tutto?” ha aggiunto Renzi a fronte delle polemiche sorte lungo tutta la giornata di ieri. A proposito delle attività di contrasto al terrorismo, Renzi ha assicurato che l’Italia “ha alzato al massimo il livello di allerta, come tutti i Paesi occidentali”, e si è infine tolto una soddisfazione dichiarando che Jihadi John, il terrorista Isis di origine britannica responsabile di alcune decapitazioni, è stato individuato proprio grazie al lavoro degli 007 italiani: “I nostri servizi di intelligence sono stati determinanti” ha concluso.