Pier Luigi Bersani ha commentato l’attuale situazione del Partito Democratico, parlando con i giornalisti presenti a Montecitorio, concentrandosi soprattutto sull’Italicum spiegando che non sarebbe “un sistema parlamentare pieno perché comunque si andrebbe verso un Parlamento di nominati, e non è un sistema presidenziale perché non ci sono i necessari contrappesi. E poi devo sentir dire che il no a questo schema è un capriccio di Bersani?”. “Questo dell’Italicum cos’è, il sistema del ‘ghe pensi mi’? Vogliamo aprire la strada al populismo in questo Paese?”, si chiede l’ex segretario del Pd. Per quanto riguarda la fiducia sulla legge elettorale si tratta di un’ipotesi che non vuole neanche considerare. Bersani tiene a precisare che non vi è nessuna ritirata nei confronti della maggioranza: “Ho visto interpretazioni strane sui giornali. Ma quale ritirata? Ho visto più un’idea di combattimento che di ritirata”, “poi ognuno ha i suoi occhiali”. “Se mi si dice – spiega ancora l’ex numero uno dei democratici – che si può tornare sulla riforma del Senato sono contento. Ma se a dirmelo sono gli stessi che hanno violentemente stoppato il tentativo di tornare sull’articolo 2, che poi è la sostanza del problema, mi chiedo se non vogliamo prenderci in giro. A meno che non si faccia davvero come nel Monopoli, tornando indietro e ricominciando tutto da capo. Allora si può ridiscutere tutto”.
Le dimissioni di Roberto Speranza
Dopo il no del premier e segretario Pd, Matteo Renzi per attuare modifiche all’Italicum, il capogruppo alla Camera, Roberto Speranza, ha dato le suo dimissioni. Secondo Bersani ha fatto un gesto forte e coerente: “In questo partito ci sono anche giovani con dei principi”.