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Giovanni Lo Porto ucciso da un drone americano in Pakistan

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Filippo Mammì

Una triste notizia è arrivata ieri dal Pakistan: Giovanni Lo Porto, il cooperante palermitano di cui non si avevano notizie dal 2012, è rimasto ucciso lo scorso gennaio nel corso di un raid aereo americano contro Al Qaeda, nella zona di confine tra Pakistan e Afghanistan. Lo hanno fatto sapere ieri fonti della Casa Bianca, prima che il presidente Barack Obama intervenisse direttamente per spiegare la delicata situazione: “Come presidente e comandante in capo mi assumo ogni responsabilità – ha esordito Obama – non appena riusciremo a chiarire le cause della morte degli ostaggi avremo un’idea più chiara”. Insieme a Lo Porto, sono morti altri tre ostaggi americani, tra cui Warren Weinstein; gli ostaggi erano all’interno di un compound riconducibile ad Al Qaeda, ma la Cia, durante le operazioni di sorveglianza dei terroristi al suo interno, non era riuscita a rilevare la presenza nè del cooperante italiano e neppure degli altri ostaggi. Obama ha fatto poi sapere di aver parlato subito con i parenti di Weinstein ed anche con il premier italiano Matteo Renzi: “Warren e Giovanni sono stati un esempio per tutti noi, hanno visto odio e hanno risposto con l’amore – ha detto poi il presidente statunitense – l’obiettivo ultimo delle nostre operazioni di controterrorismo è quello di salvare il maggior numero di vite umane. Purtroppo, a volte commettiamo errori enormi, come in questo caso in cui non siamo riusciti a localizzare tracce di civili all’interno del compound”. In ultimo, Obama ha ribadito le buone relazioni diplomatiche tra Italia e Stati Uniti. Giovanni Lo Porto, 39 anni, palermitano, era in Pakistan come cooperante della Ong Welt Hunger Life (Aiuto alla fame nel mondo) e si occupava della costruzione di alloggi d’emergenza nel sud del Punjab; di lui si erano perse le tracce nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, Pakistan, nel gennaio 2012, presumibilmente rapito da miliziani forse legati ad Al Qaeda.

Filippo Mammì

Sono giornalista professionista da due anni, ho 35 anni e sono di Reggio Calabria. Dopo un diploma in maturità classica e una laurea presso il DAMS dell'Unical (Università della Calabria) ho passato quasi dieci anni della mia vita a Roma, lavorando prima nel mondo del cinema (mansioni varie, niente di che!); in seguito, mi sono avvicinato al giornalismo (mia seconda passione dopo il cinema) frequentando il master di primo livello di Giornalismo presso la Lumsa, abilitativo all'esame da professionista presso l'ODG. Possiedo un blog su un sito locale e collaboro, oltre che con Cataniavera.it e Newspage.it, anche con Litalianews.it

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