Continua a creare scalpore ad Acireale (Ct) la vicenda dei “gettoni di presenza” al consiglio comunale, sollevata qualche giorno fa dal Movimento Cinque Stelle; l’altro ieri, durante una conferenza stampa, è stato evidenziato il caso da alcuni esponenti pentastellati, i quali hanno denunciato la convocazione di una commissione consiliare in coincidenza con la sfilata estiva dei carri di Carnevale nella cittadina etnea. La vicenda si è quindi trasformata in un braccio di ferro con il presidente del Consiglio Comunale acese, Rosario Raneri, il quale ha difeso la piena legittimità di quella convocazione. A ogni modo, il Pd di Acireale ha avanzato una proposta di contenimento sul caso, evidenziando in tre punti cosa bisognerebbe fare per contenere i costi e migliorare il funzionamento del Consiglio Comunale; in particolare, Sebi Leonardi, segretario del Pd acese, e Mario Gerbino, segretario dei Giovani Democratici nella cittadina, hanno proposto di “riportare il gettone di presenza ai minimi di legge, quindi diminuirlo dagli attuali 63,79 euro a 50,42, con un risparmio annuale di almeno 100.000 euro”. I democratici hanno suggerito anche di pubblicare sul sito web del Comune i verbali integrali delle sedute delle Commissioni consiliari e di introdurre un tetto massimo di due Commissioni retribuite a settimana; inoltre, è un’altra proposta, si potrebbe vietare di convocare le Commissioni esclusivamente per approvare i verbali o calendarizzare nuove sedute. Come ultimo punto, Gerbino e Leonardi hanno proposto di evidenziare l’efficacia delle sedute consiliari: “Troppo spesso l’aula viene convocata per discutere ordini del giorno futili o singole mozioni che potrebbero essere accorpate in una sola seduta. Bisogna quindi razionalizzare i lavori d’aula e i contenuti degli odg. Il Consiglio dimostri la sua capacità di autoriformarsi in tempi brevi, per dare risposte ai cittadini”.