La prima tappa dell’aereo Solar Impulse 2, il primo velivolo che punta a fare il giro del mondo con il solo ausilio della propulsione solare, è andata a buon fine: l’aereo monoposto è partito ieri mattina alle 4.12, ora italiana, da Abu Dhabi (Emirati Arabi) ed è atterrato, dopo 13 ore di volo, a Mascate, capitale dell’Oman, intorno alle 17.15. A bordo c’era solamente Andrè Borschberg, mentre la seconda tappa, che prevede l’atterraggio nella città indiana di Ahmenabad, vedrà il comando del pilota Bertrand Piccard, il quale si alternerà con Borschberg durante questa avventurosa impresa. Nelle intenzioni, il Solar Impulse 2, dopo il giro del mondo tornerà dopo cinque mesi di nuovo ad Ahmenabad dopo aver sorvolato tutto il globo terrestre; il velivolo leggero è stato messo a punto dal Politecnico di Losanna e vuole essere la dimostrazione che con le energie rinnovabili si può raggiungere l’impossibile e puntando sulle tecnologie pulite si può davvero cambiare il mondo. Sulle ali del mezzo ci sono più di 17mila celle fotovoltaiche in silicio, le quali danno energia a 4 motori elettrici caricando oltre 630 chili di batterie al litio; grazie a questa dotazione, il Solar Impulse 2 è il primo velivolo solare al mondo in grado di viaggiare non solo durante il giorno, ma anche la notte. Il pilota Piccard è anche figlio d’arte: suo padre Jacques nel 1960 fu il primo uomo a scendere nella Fossa delle Mariane a bordo del batiscafo Trieste. Con una velocità oscillante tra i 50 e i 100 km orari, ci vorranno 25 giorni di volo per compiere l’intera missione, che comprenderà le tappe del Mar Arabico, l’India, la Birmania, la Cina, l’Oceano Pacifico, l’Atlantico e il mar Mediterraneo, tra l’Europa meridionale (quindi anche l’Italia) o il Nordafrica, a seconda delle condizioni meteo favorevoli.