Il premier Matteo Renzi attraverso una lunga intervista rilasciata al quotidiano ‘L’Espresso’ ha parlato di Rai Way, dell’ex segretario Pd, Pier Luigi Bersani, di Laura Boldrini, ma anche del patto del Nazareno ribadendo di averlo mantenuto al contrario di Silvio Berlusconi e di quello che continua a remargli contro, a detta sua Renato Brunetta. «Io – spiega il presidente del Consiglio – ho mantenuto il patto, Berlusconi no. Penso perché costretto da Brunetta. E da qualche stratega illuminato di Palazzo Grazioli». Poi si sofferma proprio su Brunetta: «Il capogruppo di Forza Italia alla Camera? Ha remato contro le riforme e il patto del Nazareno. Brunetta ha lavorato per fare fuori le colombe». «Berlusconi è il leader del principale partito dell’opposizione, dato che Grillo si tiene fuori da tutto, si marginalizza da solo. Ma sono rimasto molto scottato dall’atteggiamento» dell’ex premier «sull’elezione» del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Su Bersani ribadisce invece di non riuscire a capire cosa abbia in testa: «La sua battaglia su dettagli della legge elettorale (Italicum, ndr) è incomprensibile. So che nel Pd c’è una parte che dice di no a tutto per principio. Faccio le riunioni? Troppo poco. Non le faccio? Vuol dire che decido da solo». Per quanto riguarda Rai Way, il premier tiene ad assicurare che Mediaser non cambierà la regola del 51 per cento: «Mediaset faccia ciò che serve per la sua azienda rispettando le regole. E noi le regole non le cambiamo per Mediaset, né in positivo, né in negativo. Il 51 per cento di Rai Way deve restare pubblico, su questo non si discute». Nei giorni scorsi la presidente della Camera Laura Boldrini aveva mandato un chiaro messaggio al Renzi in materia di riforme, invitandolo a confrontarsi con le opposizioni. Per il premier però la Boldrini è «uscita dal suo perimetro di intervento istituzionale con valutazioni di merito se fare o no un decreto che non spettano al presidente di un ramo del Parlamento».