Lorenzo Battista, ex del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle, uno dei primi espulsi, 40enne Senatore di Trieste, si rivolge attraverso il suo profilo Facebook, a chi per qualunque ragione non fa più parte del movimento. La sua proposta in quella che lui chiama “Lettera aperta agli ex M5S”, è quella di creare un nuovo gruppo parlamentare ed entrare in maggioranza chiedendo magari anche un ministero. Molti però si dissociano da tale iniziativa dicendo di non volere poltrone sicure. Non mancano gli attacchi anche da parte dei pentastellati; su tutti l’ex ideologo Paolo Becchi che accusa: «Chi mercanteggia per entrare nel governo merita solo il più totale disprezzo». Di seguito quelli che secondo me sono i passaggi più importanti della “lettera” di Battista. «E’ passato un anno da quando in quattro fummo espulsi dal gruppo parlamentare m5s» scrive l’ex grillino. «Dopo pochi giorni ero convinto che saremmo stati capaci di costituire un gruppo al Senato e che avremmo potuto portare avanti insieme i nostri lavori parlamentari. Mi sbagliavo». «Probabilmente abbiamo tutti pagato l’inesperienza ed esserci ritrovati in Parlamento, senza prima non aver svolto alcun incarico, non ha aiutato nemmeno in questo aspetto. Sarebbe stato preferibile far concorrere alle parlamentarie i consiglieri comunali e regionali, che per l’esperienza maturata nelle rispettive assemblee avrebbero potuto svolgere il loro compito senza manifestazioni isteriche, aventi lo scopo di ottenere il mero consenso mediatico».
«Dopo un’attenta riflessione, mi decisi di darmi una scadenza per vedere se tra noi ex 5 stelle riuscivamo a raggiungere l’obiettivo. Vedendo continuare questa impasse mi decisi di chiedere di aderire al Gruppo per le Autonomie con l’intento di tutelare la specialità della mia regione e cercare di dare concretezza alle iniziative dei lavori della commissione di cui faccio parte». «Sono passati due anni dal nostro insediamento al Senato, c’è all’orizzonte un obiettivo di far concludere la legislatura alla naturale scadenza del 2018. Nonostante ci siano delle perplessità nei confronti del Governo, credo che andare al voto ogni volta che ci sia qualche brontolio parlamentare debba restare una brutta abitudine del passato».
«Le espulsioni e gli abbandoni dal m5s hanno causato l’ingresso nel gruppo misto che ora conta ben 29 senatori. Credo siate ben consapevoli della sua gestione e delle difficoltà che avete nel supporto delle vostre attività. Il gruppo misto non è stato ideato per accogliere quella che ora al Senato è una così ampia rappresentanza. Con questo mio appello mi permetto di segnalarvi alcuni possibili percorsi per cercare di costruire una migliore collocazione». «A questo punto la grande sfida che si potrebbe mettere sul piatto sarebbe quella di osare, provando a mettersi in gioco e dimostrare che oltre al no continuativo, spesso urlato, esiste anche la possibilità di affermare le proprie idee».
Ed eccoci finalmente alle proposte: «Mi permetto di segnalarvi 3 percorsi – spiega Lorenzo Battista – 1, Costituzione di un gruppo che ambisce a entrare in maggioranza con un’eventuale richiesta di avere un dicastero; 2, ogni componente potrebbe presentare un punto di programma per ogni commissione; 3, che 3 di voi chiedano di aderire a SEL, anche in un’ottica di un eventuale rinnovamento partitico e costituire quindi un gruppo SEL al Senato».