Incontro ufficiale per un chiarimento quello avvenuto ieri tra il segretario della Lega Nord Matteo Salvini e il sindaco “ribelle” di Verona Flavio Tosi, prima del consiglio interno della Liga Veneta sulle liste per le regionali, svoltosi sempre ieri sera. “E’ stato un incontro interlocutorio, diciamo che sono incazzato ma lucido – ha commentato a caldo Tosi poco dopo aver visto Salvini a pranzo ieri a Milano – non lo so, può succedere di tutto, stasera ragionerò con il consiglio della Liga Veneta e poi vedremo, è una situazione inaspettata” aveva detto Tosi ai giornalisti che lo incalzavano con le domande. Anche durante un’intervista, nel corso del programma radiofonico “Un giorno da pecora” in onda su Rai Radio2, Tosi ha lasciato intendere che ci siano degli spiragli per ricucire lo strappo che si è venuto a creare tra lui e Salvini: “Abbiamo ragionato e ci siamo confrontati per capire se ci può essere un margine per ricucire una frattura profondissima” ha dichiarato tra le altre cose. I conduttori hanno inoltre chiesto a Tosi come si comporterebbe se si presentassero adesso le liste per le regionali: “Per fortuna non si presentano ora – è stata la risposta – vediamo se c’è un margine per ricomporre oppure no. Il problema nasce da quel provvedimento di lunedì che ha commissariato la Liga. Per noi è assolutamente immotivato, non era mai accaduto che la Liga Veneta venisse commissariata ad hoc per le elezioni”. In un’intervista rilasciata all'”Espresso”, anche il premier Matteo Renzi ha espresso la sua opinione sulla situazione leghista: “Mi ha impressionato molto la piazza di Salvini. E’ una destra inedita: Le Pen, Casa Pound e i leghisti delle valli bergamasche tutti insieme. Non la temo, ma non la sottovaluto. Il Pd deve riflettere; al di fuori di noi non c’è sinistra Dem, ci sono questi qua”.