Da martedì 31 marzo il via alla fatturazione elettronica con il debutto ufficiale delle e-fatture, che coinvolgerà 21.840 pubbliche amministrazioni e 2 milioni di fornitori. Si prevedono oltre 50 milioni di fatture digitali ogni anno che porteranno un valore stimato in 135 miliardi di euro. La Cgia, Confederazione Generale Italiana dell’Artigianato, tiene a ricordare che da ora in poi «tutte le fatture emesse dalle aziende private che lavorano per le P.a dovranno essere effettuate esclusivamente con modalità elettronica». Il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi ha spiegato che «stando ad alcune stime le imprese fornitrici della pubblica amministrazione obbligate a rispettare questo nuovo adempimento sarebbero 2 milioni. A regime dovrebbero essere 50 milioni all’anno i file-fattura che i fornitori della P.a invieranno al sistema di interscambio, per un valore complessivo di 135 miliardi di euro. Speriamo, come in più di un’occasione ha sottolineato il governo, che questa nuova operazione acceleri i tempi di pagamento della P.a. Sebbene siano stati fatti degli importanti passi in avanti, la nostra Pubblica amministrazione rimane la peggiore pagatrice d’Europa. L’anno scorso ha pagato mediamente dopo 165 giorni, contro una media Ue di 58». Alle Pubbliche Amministrazioni l’ordine di non accettare più fatture in forma cartacea e chiunque non rispetterà ciò rischierà grosso. Da martedì 31 dunque la trasmissione delle fatture (digitali) verrà gestita dall’Agenzia delle Entrate sfruttando un sistema di interscambio che invierà a sua volta il documento digitale agli uffici delle singole amministrazioni.