In Italia la pillola dei cinque giorni dopo sarà somministrata previa ricetta solamente alle ragazze minorenni, mentre per le altre donne sarà disponibile in farmacia senza bisogno di una ricetta e neppure di un test di gravidanza. La decisione è della Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco, riunitasi ieri pomeriggio per discutere il parere disposto il 10 marzo dal Consiglio Superiore di Sanità in merito al medicinale “EllaOne”; l’Aifa ha comunque ribaltato parzialmente il parere del Css, il quale prevedeva che il farmaco EllaOne avrebbe dovuto essere venduto tramite prescrizione medica ed indipendentemente dall’età della richiedente, e togliendo inoltre ogni riferimento al test di gravidanza, che secondo invece il Css andava comunque eseguito se ci fosse stato anche solo il sospetto di una gravidanza, prima di vendere o somministrare il medicinale. A ogni modo, la decisione dell’Agenzia è stata giudicata “molto positiva” dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin: “Non commento questa decisione – ha dichiarato il ministro – nel senso che l’Agenzia europea dei farmaci Ema è un’agenzia regolatoria e come tale ha preso una decisione, mentre noi l’abbiamo sottoposta al Consiglio Superiore di Sanità, che ha dato un parere tecnico scientifico diretto alla sicurezza della paziente, e ad Aifa che a sua volta ne ha dato un altro sempre di tipo regolatorio ed ha quindi stabilito di non applicare le normative di Ema per le minori richiedendo di conseguenza la prescrizione medica. E’ comunque una cosa positiva”. L’importante, secondo la Lorenzin, “è che qualsiasi donna, sia minorenne che adulta, qualora faccia ricorso alla pillola dei cinque giorni dopo abbia sempre piena consapevolezza della propria situazione clinica, escludendo dunque rischi per la sua salute, sia presenti che futuri”.