Adesso l’Isis si affida ad un manuale scritto interamente in italiano per cercare di trovare consensi tra i musulmani italiani e i convertiti e, di conseguenza, invitare molti a prendere parte alla jihad portata avanti dal Califfato islamico. Lo ha reso noto il sito d’intelligence “Wikilao”, all’indomani dell’allarme dei servizi segreti per il rischio di attentati in Italia, che ha anche messo online questa pubblicazione scritta nella nostra lingua. Si tratta di un testo di circa 64 pagine intitolato “Lo Stato islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare” e pare che sia in circolazione dal novembre scorso su alcuni siti e forum dichiaratamente favorevoli alla jihad, usanti l’italiano e mirati ad influenzare l’opinione pubblica dei musulmani d’Italia contrastando quanto viene riferito dai media e dagli imam moderati; l’intelligence italiana, al lavoro per monitorare la propaganda Isis anche sul web, sta studiando attentamente il manuale per comprendere se sia stato scritto da alcuni italiani convertiti ed irretiti dall’Isis oppure da qualche lupo solitario residente da qualche tempo in Italia, come dimostrerebbe anche il livello linguistico della pubblicazione, di un italiano sostanzialmente buono, ma non proprio scorrevole. Il manuale, scritto da una persona che si firma “il vostro fratello in Allah, Medhi”, per buona parte descrive la struttura, lo stato attuale e i successi militari del Califfato, oltre che magnificare i vantaggi offerti a chi vive nelle zone controllate dall’Isis, con lo scoperto fine di raccogliere sempre più consensi chiedendo a chi legge di arruolarsi e di raggiungere Raqqa.
Documenti in varie lingue per muovere guerra ai “crociati” e ai musulmani moderati
Pamphlet come questo o anche “Islamic State 2015”, un testo in inglese che parla anche dell’insensata volontà di attaccare l’Italia con razzi a lunga gittata, servono evidentemente ai seguaci dell’Isis per raggiungere un numero sempre più crescente di convertiti europei, i quali a loro volta potrebbero fare proselitismo nei loro ambienti sociali; perciò esisterebbero molti altri libretti scritti in più lingue. i contenuti, alcuni tratti da altri testi preesistenti dell’Isis scritti in arabo, squadernano i soliti cavalli di battaglia dello Stato islamico: forza militare e superiorità morale sui nemici, welfare e condizioni di vita nello Stato islamico, sicurezza per i cittadini del Califfato. Una vera e propria contro – informazione su quanto invece dichiarato dai media occidentali e dall’Islam moderato, che ultimamente erano anche riusciti a ridurre il numero di proseliti tra le file di Al Baghdadi; oltre a proporre corsi per diventare un buon imam e accuse contro il clero musulmano legittimo che si oppone alla jihad, Medhi conclude che l’Isis sia già esistente nelle realtà di molti Paesi e invita tutti i musulmani a muovere verso Roma: “Accorrete, questo con il permesso di Allah è il Califfato islamico che conquisterà Costantinopoli e Roma, come profetizzato da Maometto”.
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