Matteo Renzi ha fatto tappa a Kiev nel suo tour ufficiale Ucraina – Russia ed è stato ricevuto a colloquio dal premier ucraino Petro Poroschenko, nel corso del quale ha garantito ogni sforzo, da parte dell’Italia, affinchè vengano rispettati tutti gli accordi che prevedono il cessate il fuoco nel conflitto in Ucraina tra i separatisti filorussi e l’esercito regolare di Kiev. Lo stesso tema è stato affrontato da Renzi durante una conference call che il premier ha avuto due giorni fa con Barack Obama, Angela Merkel, Francois Hollande, David Cameron e Donald Tusk. Proprio dalla Merkel è arrivato un avvertimento: “Se viene violato il pacchetto concordato a Minsk, siamo disposti a portare avanti e varare le sanzioni”. “L’obiettivo è un cessate il fuoco e il controllo delle frontiere e i confini – ha ribadito Renzi a Poroschenko – la missione Ocse è molto importante e l’Italia è il secondo gruppo impegnato”. Ed oltre a garantire il sostegno affinchè l’economia ucraina torni a crescere, Renzi ha ribadito il rispetto per l’indipendenza e la sovranità nazionale dell’Ucraina: “Ci saranno tutti gli sforzi da parte del nostro popolo al fianco della leadership saggia di Poroschenko – ha chiarito Renzi – siamo totalmente impegnati e interessati perchè torni a regnare la pace in questo pezzo straordinario dell’Europa”. “Vorrei ringraziare Renzi per la posizione molto ferma assunta – ha detto Poroschenko – l’accordo di Minsk deve portare ad un cessate il fuoco assoluto sotto il monitoraggio dell’Ocse. Voglio inoltre ringraziare l’Italia per il sostegno espresso a favore dell’Ucraina”. Nel pomeriggio, Renzi è volato a Mosca per incontrare Vladimir Putin e posare dei fiori nel luogo in cui è stato ucciso, qualche giorno fa, l’oppositore Boris Nemtsov e per responsabilizzare il governo russo sia per la questione ucraina sia per quanto riguarda la situazione mediorientale.