Secondo la Cgia (Associazione Artigiani Piccole Imprese) grazie alla decontribuzione triennale e al Jobs Act, sono previsti un milione di contratti incentivati. Un’operazione di almeno 15 miliardi di euro che dovrebbe scongiurare il pericolo di fuga dei cervelli che prendendo in considerazione nazioni come Inghilterra, Francia e Germania risulta maggiore rispetto al nostro. Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia, dopo aver analizzato gli effetti delle misure volute dal Governo Renzi con il Jobs Act, ha spiegato che «la decontribuzione triennale per i nuovi assunti a tempo indeterminato e le misure del Jobs Act daranno luogo, come riportato nella Relazione tecnica alla Legge di Stabilità del 2015, a un milione di nuovi contratti incentivati», inoltre «al lordo degli effetti fiscali, la decontribuzione totale Inps in capo alle imprese dovrebbe costare alle casse dello Stato 1,86 mld di euro nel 2015, 4,88 mld nel 2016 e oltre 5 mld nel 2017. L’operazione, ovviamente, avrà una coda anche nel 2018, per 2,9 mld. Complessivamente, il costo per i nostri conti pubblici dovrebbe essere di 15 mld di euro».