L’attività economica all’interno dell’Unione Europea è nettamente migliorata dagli inizi del 2015; lo rende noto, tramite il Bollettino economico, la Banca Centrale Europea ricordando che “la ripresa economica si è gradualmente consolidata a partire dalla seconda metà del 2014”. La stessa, scrive ancora la Bce, dovrebbe rafforzarsi e ampliarsi gradualmente grazie al recente miglioramento del clima di fiducia delle imprese e dei consumatori, al calo del petrolio e all’effetto delle recenti misure di politica monetaria della Bce; al contempo, però, la Bce ha ricordato che “l’Italia necessita ancora di ulteriori riforme strutturali per accrescere il prodotto potenziale”. Per quanto riguarda il mercato del lavoro nell’Eurozona, la Bce ha dichiarato che anche questa sta migliorando ulteriormente; andando ad analizzare i singoli Stati, oltre al buon livello del mercato del lavoro tedesco, sono stati riscontrati ottimi risultati della situazione occupazionale in quei Paesi che detenevano i tassi di disoccupazione più alti, ossia Spagna, Portogallo e Grecia. E per quest’anno, la situazione potrebbe continuare a migliorare ulteriormente. Ma nel mercato dei titoli di Stato nell’Eurozona è aumentata l’incertezza, dovuta, secondo la Bce, “all’incertezza in merito alla possibilità per la Grecia di continuare a finanziarsi” oltre che a quella legata al piano di allentamento quantitativo annunciato dalla Bce. Tra dicembre 2014 e gennaio 2015, ha concluso la Bce, gli andamenti nei mercati finanziari sono stati determinati in larga misura dalle aspettative degli operatori sull’annuncio del piano di acquisto dei titoli pubblici, poi varato a inizio marzo; in questo modo, i rendimenti dei titoli dell’area euro “hanno subito un calo che ha riguardato la generalità delle scadenze e degli emittenti scendendo, di conseguenza, su nuovi minimi storici”.
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