Succede a Udine, dove un dirigente scolastico ha preso la decisione di vietare il velo islamico in classe per evitare che si venisse a creare qualsiasi forma di razzismo, ma anche provocazioni che spesso «l’ignoranza ed il degrado possono dettare». Aldo Durì, preside dell’ISIS Malignani di Cervignano è arrivato a tale decisione «da quando i jihadisti hanno scatenato con la brutalità dei loro attacchi una guerra totale contro l’Occidente, gli Sciti, gli infedeli di tutte le specie, compresi i sunniti moderati». Il velo islamico è stato vietato solo in classe dove comunque era già proibito qualunque tipo di copricapo. Il preside Durì, all’interno della circolare emessa, parla di introdurre tolleranza zero verso qualunque comportamento di tipo razzista. «Gli insulti razzisti – spiega inoltre – lanciati spesso senza alcuna consapevolezza, in certe classi e soprattutto nei gruppi dei social network, sono divenuti pratica corrente. E talvolta dalle parole si è passati ai fatti: è di questi giorni il caso dell’autoctono che, presosi a male parole con un compagno egiziano, l’ha poi aggredito all’esterno della scuola». «Non esistono e non devono esistere guerre di religione a scuola. Le armi che dobbiamo utilizzare per prevenire questi patetici fenomeni sono la persuasione, la riflessione, il confronto, la testimonianza di chi nella vita ha patito soprusi e discriminazioni in nome della propria etnia, condizione, religione o ideologia. Ma dove quest’opera di educazione e convincimento non bastasse – conclude il preside nella circolare – per i più ottusi, per gli ostinati, per gli incorreggibili ci sarà inevitabilmente la repressione».