Dei ricercatori della Oxford University, attraverso uno studio sono riusciti a stilare una classifica di dodici possibili e concrete catastrofi che potrebbero portare il mondo a trovarsi nell’apocalisse. La ricerca, a dire il vero molto shoccante, ha fatto in poche ore il giro del web con milioni e milioni di condivisioni sui social network. Gli scienziati della ‘Global Challenges Foundation’ e del ‘Future of Humanity Institute’ hanno utilizzato i dati delle loro ricerche e alla fine ne hanno tirato fuori un elenco di cause devastanti che potrebbero portare alla fine del nostro pianeta. Gli autori dello studio hanno riferito che «questa ricerca vuole portare una migliore comprensione riguardo le sfide che potrebbe affrontare il mondo per limarne i rischi, dove possibile, a cui è esposta, soprattutto si può contribuire a creare un percorso verso uno sviluppo più sostenibile. Si tratta di una valutazione scientifica, ma ancora di più si tratta di una richiesta di agire basata sul presupposto che l’umanità è in grado di affrontare le sfide e trasformarle in opportunità». La lista delle 12 possibili catastrofi: Il cambiamento climatico, anche se la catastrofe ambientale secondo i ricercatori può essere sicuramente prevenuta; una guerra nucleare, che a detta degli scienziati, anche se meno probabile rispetto al secolo scorso, il potenziale di un conflitto nucleare, intenzionale o accidentale non è comunque da escludere; un’epidemia a livello globale; impatto di un asteroide; eruzione di un super vulcano; una catastrofe ecologica; crisi economica mondiale; la biologia sintetica; la nanotecnologia; l’intelligenza artificiale; una cattiva governabilità mondiale da parte dei politici, il che vuol dire che se i politici non saranno in grado di trovare soluzioni per gli altri problemi nella lista, allora i politici stessi saranno un rischio per l’umanità; e infine ‘conseguenze sconosciute’, nel senso che la fine del mondo potrebbe anche avvenire per cause ancora sconosciute a noi. La catastrofe che non possiamo assolutamente, al momento, controllare è quella di un impatto di un’asteroide. “In caso di un impatto – spiegano gli autori dello studio – a portarci alla distruzione totale non sarà l’impatto iniziale, ma la polvere proiettata nell’atmosfera superiore. Il danno di un impatto potrebbe influenzare il clima, danneggiare la biosfera, influenzare l’approvvigionamento alimentare, e creare instabilità politica”.