Si sta mettendo molto male per il fondatore della piattaforma web “Silk Road” Ross Ulbricht: è stato infatti riconosciuto colpevole da un tribunale federale americano di sette capi d’accusa mossi contro di lui, tra cui il traffico di droga, la pirateria informatica e il riciclaggio di denaro. Adesso potrebbe rischiare l’ergastolo. Silk Road significa “Via della Seta” in inglese e sembrava una normale piattaforma per navigare sul web, ma in realtà era un mezzo per poter comprare droghe illegali attraverso il cosiddetto “Deep Web”, il corollario di siti, sia legali che non, dove si accede via Tor per navigare in modo anonimo e sicuro, senza monitoraggio del traffico e commettendo qualsiasi tipo di azione illecita; Ulbricht era stato arrestato nell’ottobre 2013 dall’Fbi ed immediatamente accusato di essere la mente criminale dietro cui c’era questo sito web specializzato nella vendita di prodotti illegali come narcotici, documenti falsi e droga, per il pagamento dei quali si usavano i bitcoin. Il sito, ovviamente, è adesso oscurato. A fine giugno 2013, le autorità americane avevano messo all’asta oltre 30mila bitcoin, sequestrati dopo il raid e la chiusura di Silk Road, ribattezzata “l’ebay delle droghe illegali”. Silk Road era venuto allo scoperto nel 2011 e, quando due anni dopo è stato fatto chiudere dalle forze di polizia, secondo le stime aveva fruttato al suo creatore 213,9 milioni di dollari in vendite e 13,2 milioni di dollari in commissioni; i legali di Ulbricht hanno affermato che, pochi mesi dopo la creazione del sito, il loro cliente ha abbandonato il controllo della piattaforma, ma secondo l’accusa non esistono prove che non abbia lucrato dal mercato nero. I giudici hanno invece dato credito alla ricostruzione degli investigatori sulle attività illecite di Ulbricht: secondo loro, sarebbe proprio il trentenne il misterioso “Dread Pirate Roberts”, considerato il capo di Silk Road e dell’organizzazione criminosa.