Un trionfo quasi scontato: l’inglese Sam Smith ha fatto incetta di grammofoni d’oro alla cinquantasettesima edizione dei Grammy Awards, domenica sera allo Staples Center di Los Angeles. Ben quattro premi gli sono stati consegnati in oltre tre ore di premiazione, tra cui quelli per il Miglior Artista e la Canzone dell’Anno per il suo singolo “Stay with me”, che ha riscosso successo in tutto il mondo; il cantante londinese ha battuto persino la super favorita Beyoncè, la quale si è dovuta “accontentare” di soli tre grammofoni d’oro per la canzone “Drunk in love”, come Miglior Canzone e Miglior Performance R&B, oltre al Best Surround Sound Album. L’ispirazione per il suo trionfo, ha commentato Smith (gay dichiarato), proviene da un ex fidanzato che gli ha spezzato il cuore: “Grazie per avermi accettato come sono – ha dichiarato Sam, che si è esibito cantando “Stay with me” insieme a Mary J. Blige – fino a quando non ho iniziato ad essere me stesso la mia musica non si è mai messa a fluire”. A Beyoncè non è andato neanche il premio per il Miglior Album, che invece è stato vinto da Beck con “Morning Phase”. Oltre ai presentatori e gli ospiti, sul palco si sono avvicendati gli AC/DC, Beck che ha duettato con Chris Martin dei Coldplay, Beyoncè, Tony Bennett con Lady Gaga, Madonna in rosso fuoco e Rihanna che ha fatto coppia con Paul McCartney e Kanye West. Dopo il Super Bowl è stata la volta di Katy Perry, che ha cantato “By the grace of Lord” un inno contro la violenza domestica su donne e uomini, con tanto di video promozionale del presidente Obama.