Per quanto riguarda Rai Way, bisogna rispettare le regole; lo ha stabilito il presidente del Consiglio Matteo Renzi rispondendo ad una domanda sull’offerta di Ei Towers per Rai Way: “Dovete considerare le operazioni di mercato per quelle che sono, non politiche ma di mercato – ha dichiarato il premier – il governo ha messo delle regole, che riguardano il 51 % restante pubblico, e non vuole modificarle. Per me la discussione finisce qui”. A dire il vero, già ieri, tramite una nota ufficiale, Renzi aveva spiegato che “un decreto della Presidenza del Consiglio ha stabilito di mantenere in capo a Rai una quota del capitale non inferiore al 51 %”. Ieri alle 17 si è inoltre riunito il Cda straordinario di Rai Way, convocato d’urgenza dopo il lancio dell’Opas di Mediaset attraverso Ei Towers; lo si è appreso proprio durante il consiglio della Rai. Il presidente Camillo Rossotto ha però assicurato che il Cda di Rai Way si è riunito non per prendere decisioni in merito, ma per tenere “una normale informativa ai consiglieri” sull’Opas (Offerta pubblica di acquisto e scambio) di Ei Towers. Interpellato riguardo i motivi di questa convocazione d’urgenza, Rossotto ha risposto così: “Gli offerenti si sono fatti vivi l’altra sera”. Nel frattempo, il Cda della Rai, convocato a Milano, ha approvato il piano di riorganizzazione dell’informazione messo a punto dal direttore generale Luigi Gubitosi; la proposta è stata approvata con cinque voti a favore e tre contrari. Il piano prevede la creazione di due newroom: da una parte, Tg1, Tg2 e Rai Parlamento, dall’altra Tg3, Rainews24 e Tgr. “Dopo 35 anni si riesce finalmente a cambiare – ha detto Gubitosi – cade un muro invisibile, ma storico. A tre anni dall’implementazione, l’azienda stima adesso di poter risparmiare con il piano stesso 70 milioni di euro all’anno, con una redazione unica”.