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Isis, rapporto choc dell’Onu: bambini decapitati e sepolti vivi

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Filippo Mammì

E’ stato appena pubblicato a Ginevra un rapporto shock dell’Onu: in Iraq, i miliziani del fantomatico Stato islamico dell’Isis sarebbero arrivati ad uccidere e violentare le famiglie e, soprattutto, i bambini delle minoranze etniche. Nel documento si legge che proprio molti piccoli sarebbero stati “crocifissi”, “sepolti vivi” e “decapitati” nella maggior parte dei casi. Il comitato delle Nazioni Unite sui diritti dei bambini ha fatto appello al governo iracheno affinchè si impegni di più per proteggere i bambini e le famiglie prese di mira dai feroci combattenti del Califfato; il rapporto Onu cita “esecuzioni di massa di bambini, comprese decapitazioni e crocifissioni”. Il governo iracheno, in risposta, ha richiesto più fornimenti di armi da parte dell’Occidente e un maggiore addestramento delle sue forze. Nel frattempo, nel Nord dell’Iraq migliaia di cristiani locali hanno iniziato ad imbracciare le armi e ad addestrarsi per riconquistare le proprie città finite in mano ai jihadisti; secondo Newsweek, le unità di protezione della città di Ninive conterebbero al momento 3mila uomini addestrati al combattimento, mentre 500 cristiani sono già di stanza nei villaggi assiri al Nord e altri 500 si stanno ancora addestrando. I cristiani sfollati sono oltre 100mila e si trovano nella vicina regione curda insieme agli Yazidi, dopo che l’Isis è avanzato prepotentemente l’estate scorsa; l’iniziativa di chiamare alle armi la minoranza è del partito iracheno “Movimento democratico assiro” allo scopo di creare una zona per cristiani, yazidi e le altre minoranze: “Questa è una battaglia per riprenderci la nostra terra – ha dichiarato al Wall Street Journal Yonadam Kanna, parlamentare assiro – è come se le nostre radici di migliaia di anni siano state strappate con violenza da quelle terre”.

Filippo Mammì

Sono giornalista professionista da due anni, ho 35 anni e sono di Reggio Calabria. Dopo un diploma in maturità classica e una laurea presso il DAMS dell'Unical (Università della Calabria) ho passato quasi dieci anni della mia vita a Roma, lavorando prima nel mondo del cinema (mansioni varie, niente di che!); in seguito, mi sono avvicinato al giornalismo (mia seconda passione dopo il cinema) frequentando il master di primo livello di Giornalismo presso la Lumsa, abilitativo all'esame da professionista presso l'ODG. Possiedo un blog su un sito locale e collaboro, oltre che con Cataniavera.it e Newspage.it, anche con Litalianews.it

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