Il premier Matteo Renzi in visita a Torino allo stabilimento di Mirafiori, in merito ai nuovi modelli della Fiat Chrysler Automobiles che presto saranno lanciati sul mercato, e alla presenza del presidente John Elkann e dell’amministratore delegato, Sergio Marchionne, ha detto di essere gasatissimo dai progetti di Marchionne. Alcune ore dopo, insieme ai due vertici della Fca, il presidente del Consiglio si è recato al Centro ricerche della General Motors della Powertrain Europe. Durante i suoi discorsi non sono mancate le frecciatine alla Germania: «siamo un paese manifatturiero, secondo alla Germania, ma li riprenderemo». «La storia del nostro Paese – spiega Renzi – è sempre stata la storia di persone che hanno immaginato il futuro. In Italia il domani è sempre arrivato un po’ prima. E’ vero che siamo il Paese degli spaghetti e delle opere d’arte, e questo va bene, ma l’Italia è stata, è e sarà anche e soprattutto il luogo di innovazione e ricerca che nasce dalla curiosità».
«L’industria che qualcuno pensa che funzioni è l’industria della lagna»
Secondo l’ex sindaco di Firenze l’industria che qualcuno pensa che funzioni «è l’industria della lagna, del rammarico». «Sono dieci anni – spiega ancora il premier – che i talk-show fanno sempre lo stesso show: cervelli all’estero, produzione industriale zero. Dobbiamo smettere di pensare che l’industria della lagna sia l’industria vincente. L’industria che vince è quella dell’innovazione, del coraggio della curiosità. E anche di un po’ di sana follia, che è quella che muove il mondo».
Renzi al Politecnico di Torino
«Siamo il paese che più di ogni altro può trarre vantaggio dalla globalizzazione», ha detto il presidente del Consiglio, davanti agli studenti del Politecnico di Torino. «Grazie per avere creduto in Torino e nel Politecnico, realtà di eccellenza del Paese»