Nella giornata di ieri, una delegazione del Movimento 5 Stelle, accompagnata da Beppe Grillo, Roberto Casaleggio e la più giovane degli attivisti iscritta al portale, Maria Teresa Furia, sono saliti al Quirinale per incontrare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’arrivo al Colle è da registrare alle 12, con la durata dell’incontro di quasi un’ora. All’uscita il leader dei pentastellati ha definito tale incontro cordiale e costruttivo. Attraverso un documento riassuntivo sono state presentate alcune proposte chiave come la soppressione del vitalizio agli ex parlamentari condannati, tanto voluto anche da Laura Boldrini e Pietro Grasso, la legge elettorale da cambiare, lotta dura alla mafia e alla corruzione, ma anche della riforma della Rai, reddito di cittadinanza, supporto all’autonomia e all’indipendenza della Magistratura da ogni altro potere statuale, salvaguardia formale e sostanziale della forma di governo parlamentare delineata dalla nostra Carta costituzionale, nomine dei giudici costituzionali in tempi rapidi e senza condizionamenti dei partiti. Qualche ora dopo la fine dell’incontro, sul blog di Beppe Grillo è apparso un intervento riassuntivo dove tra l’altro viene ringraziato il Capo dello Stato per «l’incontro, per la simpatia e per il permesso di portare al Quirinale una persona iscritta al M5S non eletta ancora in alcuna istituzione in rappresentanza di tutti gli iscritti ed attivisti che ogni giorno operano sul territorio per rendere migliore l’Italia».
Lotta alla corruzione e alla mafia
«Come noto – spiega la delegazione del M5S – definite dal PdR Mattarella priorità assolute. Sollecitare, anche con formale messaggio alle Camere (di cui art. 87 Cost.), la dolosa inerzia parlamentare nell’esame dei disegni di legge in materia, perdurante da due anni».
Reddito di cittadinanza
«Il disegno di legge del “Movimento 5 Stelle”, attualmente all’esame della Commissione Lavoro del Senato, è stato indicato come disegno di legge presentato da un Gruppo parlamentare di opposizione, al fine di una sua calendarizzazione immediata in Assemblea, ai sensi della procedura di cui all’art. 53, comma 3, Reg. Sen».