La Grecia ha raggiunto un accordo con i creditori europei per estendere il suo piano di salvataggio per altri quattro mesi, nel tentativo di rielaborare i termini del rimborso del debito. Il Presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, durante la conferenza stampa a Bruxelles, ha sottolineato che la Grecia ha preso l’impegno di pagare il suo debito ai creditori. Lunedì prossimo Alexis Tsipras e il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, dovranno presentare un elenco di misure di riforme, che dovranno poi essere approvate dai principali creditori dell’Unione Europea, dalla Banca centrale europea e dal Fondo monetario internazionale. La Grecia si è impegnata a non prendere misure che potrebbero impedire di portar a termine il credito dovuto, e di finanziare pienamente eventuali nuove misure di spesa dei fondi interni. Dijsselbloem ha poi riferito che quello raggiunto è stato un primo passo per il processo di ricostruzione della fiducia. “Abbiamo stabilito un nuovo terreno comune per raggiungere un accordo”. Da Atene avevano chiesto una proroga di almeno sei mesi per il piano di salvataggio, ma dall’UE è già tanto l’accordo sui quattro visto che il Vice Cancelliere tedesco, Sigmar Gabriel, ha riferito alla Bild: “Non possiamo chiedere ai contribuenti tedeschi ed europei di pagare”, mentre il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha tenuto a sottolineare la posizione della Germania, ovvero che la Grecia «non riceverà ulteriori pagamenti fino a che il programma attuale non sarà concluso con successo».
Yanis Varoufakis, una volta raggiunto l’accordo, fa sapere che l’accordo non significa che la Grecia dovrà tagliare le pensioni, anzi avrà più controllo su come gestisce il suo denaro. “Stiamo eseguendo un copione che è stato dato a noi da agenzie esterne”, queste le parole del ministro delle Finanze della Grecia. Nonostante queste affermazioni, il nuovo governo greco, lunedì dovrà spiegare quali politiche adotterà per pagare il prestito e i debiti.