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Dall’Italia arrivano i Terahertz, nuova versione dei body scanner

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Filippo Mammì

Un’altra invenzione italiana potrebbe regalare una rivoluzione nel campo della tecnologia: stiamo parlando del dispositivo a raggi Terahertz, a metà tra gli infrarossi e il microonde, capaci di funzionare su una lunghezza d’onda maggiore rispetto alla luce visibile e potrebbero tornare utili sia come nuovi body scanner che per effettuare il monitoraggio ambientale oppure il controllo degli alimenti. Il dispositivo è stato realizzato dalla Scuola Normale Superiore di Pisa e dall’istituto di Nanoscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e la sua costruzione è stata effettuata da un team di ricerca guidato da Miriam Serena Vitiello. Le onde Terahertz, assicura il team, permettono di compiere radiografie in modo sicuro, non invasivo e low cost: “I nostri rivelatori operano a temperatura ambiente meglio delle tecnologie disponibili sul mercato – assicura la Vitiello – il Terahertz è uno spettro elettromagnetico che può penetrare materiali come carta e tessuti di solito opachi alla luce naturale ed è una radiazione assolutamente non rischiosa per la salute”. Per avere una tecnologia sensibile per queste onde, difficile da reperire, i ricercatori hanno lavorato sui dispositivi, composti da antenne e transistor basati su nanofili fatti di semiconduttori di diversi tipi; le antenne catturano la radiazione e la convogliano direttamente ai nanofili, cosa necessaria altrimenti non funzionerebbero con energie meno potenti. I nanofili operano in concerto con le onde Terahertz a elevatissima efficienza, che colpiscono l’oggetto da analizzare; il segnale di ritorno è captato dal nanorivelatore che permette di ottenere le immagini. Secondo la dottoressa Vitiello, le onde Terahertz interagiscono con materiali e sostanze gassose arrivando a sintetizzare anche la loro composizione, quindi sono utili per svariati scopi, dai controlli di sicurezza a quelli della qualità dei cibi, e tanti altri.

Filippo Mammì

Sono giornalista professionista da due anni, ho 35 anni e sono di Reggio Calabria. Dopo un diploma in maturità classica e una laurea presso il DAMS dell'Unical (Università della Calabria) ho passato quasi dieci anni della mia vita a Roma, lavorando prima nel mondo del cinema (mansioni varie, niente di che!); in seguito, mi sono avvicinato al giornalismo (mia seconda passione dopo il cinema) frequentando il master di primo livello di Giornalismo presso la Lumsa, abilitativo all'esame da professionista presso l'ODG. Possiedo un blog su un sito locale e collaboro, oltre che con Cataniavera.it e Newspage.it, anche con Litalianews.it

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