Buone notizie per Tsipras: i ministri delle Finanze della zona euro hanno approvato ieri il piano di riforme proposto da Atene, il quale permetterà di estendere a quattro mesi il piano di bailout, che a sua volta sarà sottoposto all’approvazione degli Stati membri, alcuni dei quali necessitano anche di ratifiche parlamentari per compierla. “Sollecitiamo le autorità greche ad ampliare e sviluppare ulteriormente la lista dei provvedimenti da prendere – si legge in una nota dell’Eurogruppo – sulla base dell’attuale accordo e in stretta collaborazione con le istituzioni al fine di consentire una conclusione rapida e positiva della revisione”. Nella nota si fa appunto riferimento alla revisione che dovrebbe concludersi entro la fine di aprile. Il documento è composto da sei pagine che fanno anche marcia indietro rispetto alle promesse elettorali di Tsipras di bloccare le privatizzazioni, incrementare le spese per il welfare ed elevare il salario minimo, impegnandosi ad interpellare i partner prima di varare le riforme chiave. Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha informato, tramite una lettera, il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem che la lista di riforme proposte dalla Grecia è un valido punto di partenza per una conclusione positiva della revisione del programma; anche il managing director di Fmi, Christine Lagarde, ha dichiarato che il piano greco è sufficiente per continuare a fornire aiuti ad Atene, ma è però privo dei dettagli necessari. In particolare, Lagarde ha espresso perplessità sulle pensioni e la politica fiscale, come pure sulle riforme del mercato del lavoro, che desterebbero alcune preoccupazioni.