Figlia della diva Melanie Griffith e di Don Johnson, fino all’anno scorso Dakota Johnson, 26 anni, era un’attrice semi sconosciuta e oggi è invece la protagonista di una delle pellicole più attese del 2015. La Johnson è infatti Anastasia Steele di “Cinquanta sfumature di grigio”, il film tratto dall’omonimo romanzo di E. L. James, clamoroso fenomeno editoriale con più di 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo. La pellicola uscirà in Italia il prossimo 12 febbraio, mentre negli Usa il giorno di San Valentino: insieme a Dakota c’è anche l’attore Jamie Dornan, 33 anni, che interpreterà l’imprenditore pervertito Christian Grey, playboy bello e dannato con il vizietto del sadomaso. Quando i due erano stati annunciati come protagonisti del film erano scoppiate molte polemiche: la Johnson era stata giudicata troppo insignificante per il ruolo, anche se l’ingenua Anastasia aveva bisogno di essere impersonata da un viso acqua e sapone, mentre Dornan è stato una seconda scelta della produzione, dopo il rifiuto di Charlie Hunnam (della serie “Sons of Anarchy”) che si sarebbe rifiutato di interpretare Grey per non diventare un’icona come Robert Pattinson, il quale, dopo “Twilight”, ultimamente non sta sostenendo ruoli brillanti. A ogni modo, Dakota ha avuto molti dubbi prima di accettare, consapevole che questo possa essere o un passo falso oppure il primo scalino nella scala verso la gloria: “Mi interessava percorrere la strada emozionale che compie Anastasia, che mi incuriosiva molto e volevo esplorare – ha raccontato l’attrice – ma ho chiesto ai miei di non vedere il film. La sola idea mi imbarazza”. E a proposito della morale del film, se c’è, ha detto così: “Alle donne piacerà molto, ne sono sicura. Ma anche gli uomini dovrebbero vederlo a fini educativi; c’è molto da imparare sulla psicologia e la sessualità delle donne da questo film”.