Alla fine, la verità è venuta fuori: ha ucciso a calci e pugni un senzatetto rumeno solo perchè gli aveva toccato il suo adorato cane. E’ accaduto lo scorso 15 ottobre davanti a un pub a Cusano Milanino, nel milanese. Per l’omicidio è stato arrestato giovedì scorso un 22enne italiano coperto dal gruppo di amici che era con lui quella sera, che avrebbero fornito ai carabinieri una versione di comodo. Tutti ragazzi ventenni, figli di famiglie benestanti. I carabinieri della stazione di Sesto San Giovanni sono arrivati alla verità grazie alle indagini serrate e, soprattutto, al crollo psicologico di una ragazza del gruppo che non ce l’ha fatta più ed ha confessato tutto. La vittima si chiamava Ioan Popa, 52 anni, ed era stato ritrovato svenuto davanti al pub a Cusano Milanino dove si è consumato il pestaggio: il locale era ormai chiuso e i soccorsi sono stati chiamati solo perchè il titolare era tornato indietro ed aveva trovato l’uomo riverso sul selciato, successivamente morto la mattina dopo all’ospedale Niguarda di Milano. Le indagini erano partite una volta scoperti i lividi e le ferite sul corpo del rumeno. Nessuno lo conosceva, non c’erano telecamere di sorveglianza e nessun testimone oculare. Indagando, i carabinieri hanno concluso che l’aggressione doveva per forza essere cominciata davanti al pub; attraverso un’indagine tecnica sono risaliti ai 7 giovani amici del 22enne. Interrogati, i sette avevano raccontato tutti la stessa versione, ma proprio la troppa somiglianza e i particolari tutti uguali tra loro avevano convinto i militari che i giovani avessero concordato il loro racconto da fornire. Per giunta, il presunto omicida non veniva mai nominato nelle loro versioni. Alla fine, una delle ragazze è crollata e per Rocco Rendina, 22 anni, incensurato, sono scattate le manette.
I fatti sarebbero andati così: Rendina e i suoi amici erano davanti al pub quella notte di ottobre e il giovane, che su Facebook si è autoribattezzato “Rocco Bellavita”, si era portato dietro il suo cane, un dogo argentino, del quale è molto orgoglioso. Ad un certo punto, arriva il barbone Popa, ubriaco fradicio, fa una carezza al cane ed aggiunge, forse scherzando: “Ho un parente in Romania che sa come trattare i cani di questa razza”. Rendina avrebbe subito avuto una discussione con lui iniziando poi a prenderlo a calci e pugni, continuando anche dopo che lo straniero era caduto a terra. Il tutto davanti agli occhi degli amici, ammutoliti. Adesso rischia almeno 20 anni di carcere.