Ieri è stato il secondo giorno degli incontri ufficiali ad Atene per risolvere le trattative per la Troika: il neopremier greco Alexis Tsipras ha incontrato il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, dopo aver avuto l’altro ieri un incontro formale con il presidente dell’Europarlamento Martin Schulz, e in questo caso i toni sono stati molto tesi, quasi al limite dello scontro. Dijsselbloem ha parlato di “discussioni costruttive” anche se ancora molto interlocutorie. Ma il vero incontro clou è stato quello con il ministro greco delle Finanze, Yanis Varoufakis, durante il quale è stato ribadito che il governo ellenico non ha alcuna intenzione di ospitare la prossima missione della Troika e vuole estendere il piano disciplinato dal memorandum che Syriza vuole riscrivere e presentare. Varoufakis è stato chiaro: “Vogliamo fare le riforme, ma non vogliamo trattare con la Troika” di Ue, Bce e Fmi. Di conseguenza, ieri i mercati europei sono stati molto deboli e la crescita del Pil Usa è risultata incerta; pur con una crescita migliore degli ultimi anni, negli Stati Uniti sono calati molto gli investimenti delle imprese, la spesa pubblica e la domanda proveniente dall’estero. La borsa di Milano ha chiuso in calo con lo 0,44 %, Francoforte con lo 0,41 %, Londra ha perso lo 0,9 %, Parigi cede lo 0,59 %. In ribasso anche Atene con – 1,59 % ed anche Wall Street non ha fatto di meglio perdendo lo 0,9 %. In compenso, sul fronte del mercato del lavoro, l’Italia ha registrato un netto calo sul tasso di disoccupazione di dicembre, con un + 0,4 di punti percentuali dopo il calo preoccupante di novembre.