Una strage è stata compiuta ieri in Francia, presso la redazione parigina del quotidiano satirico “Charlie Hebdo”; i morti sono in tutto una dozzina, dieci giornalisti e due poliziotti, mentre i feriti gravi sono cinque. Secondo quanto appreso, tra le persone uccise ci sono il direttore del giornale, il vignettista Charb (Stephane Charbonnier), ed anche due dei vignettisti più importanti, Cabu e Georges Wolinski. Il grave episodio è accaduto ieri mattina ed è durato non più di cinque minuti: tre uomini, vestiti di nero e incappucciati, sono entrati all’interno della redazione del giornale, famoso per i suoi articoli e disegni ironici e provocatori, ed hanno tirato fuori alcuni kalashnikov facendo poi fuoco all’impazzata. Stando alle immagini tratte da un video, fortunosamente girato dal giornalista Martin Boudot, gli attentatori durante la sparatoria urlavano in arabo: “Allah u akbar!” (Allah è grande). Secondo un’altra testimonianza, i tre avrebbero gridato anche “Vendicheremo il Profeta!”, riferendosi sicuramente alle proteste del mondo islamico per la pubblicazione sul giornale, a varie riprese, di alcune vignette satiriche con protagonista Maometto. “Ero andata a prendere mia figlia al kindergarten – ha raccontato al sito “L’Humanitè” la vignettista del “Charlie Hebdo” Coco – e davanti al portone del palazzo del giornale alcuni uomini incappucciati e armati hanno minacciato me ed altre persone; urlavano che volevano entrare e salire. Ho aperto la porta con il codice numerico, loro sono entrati e hanno subito fatto fuoco. E’ durato cinque minuti, io mi sono rifugiata sotto la scrivania. Gli attentatori parlavano perfettamente francese, hanno dichiarato di appartenere ad al Qaida”. Dopo l’attacco, gli uomini sono fuggiti, hanno aggredito un automobilista e si sono impossessati della sua macchina; la vettura è stata poi ritrovata abbandonata nel 19° arrondissement, nella periferia nordest di Parigi. Lo ha riferito il sito “Le Parisien”. “E’ un attacco terroristico, non c’è dubbio – ha dichiarato a caldo il presidente Hollande, giunto sul luogo della strage – la Francia è sotto shock. Ho avuto notizia di altri attentati sventati nelle ultime settimane”. Il giornale “Charlie Hebdo” nel 2012 aveva scatenato un’ondata di proteste nel mondo arabo a causa della pubblicazione di alcune vignette satiriche su Maometto, tanto che il governo francese aveva deciso di ricorrere a misure di sicurezza straordinarie, facendo chiudere le scuole, nonchè le ambasciate in una ventina di paesi considerati a rischio. Proprio ieri mattina, sul profilo Twitter del giornale era comparsa una vignetta caricaturale del leader dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi, che gli augurava buon anno. Massima allerta è stata dichiarata in tutta la Capitale e nell’Ile de France, la regione di Parigi.
Dopo l’assalto, sale l’allerta terrorismo anche in Italia
Subito dopo la sparatoria al Charlie Hebdo, anche a Roma è stata dichiarata la massima allerta per il timore di attentati terroristici, con una “particolare attenzione” alle redazioni giornalistiche; intensificati i controlli anche nei luoghi pubblici e nelle ambasciate. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha inoltre convocato il Comitato di analisi strategica antiterrorismo presso il Dipartimento di pubblica sicurezza, al fine di “esaminare con grande attenzione la minaccia terroristica alla luce del gravissimo attacco avvenuto a Parigi”.