Sale il bilancio del numero delle vittime causate dall’incendio della Norman Atlantic: con il ritrovamento di altri due corpi sono adesso 10 le persone accertate ad aver perso la vita. Molti però mancano ancora all’appello, secondo la stampa greca sarebbero almeno 38 i dispersi, secondo la lista d’imbarco italiana almeno una decina. Ma è un giallo che va risolto al più presto per stabilire in quanti hanno perso realmente la vita: nelle prossime ore verranno confrontate le due liste per calcolare le discrepanze. E intanto la nave è stata messa sotto sequestro per capire i motivi che hanno provocato l’incendio; per la Capitaneria di porto il traghetto era pienamente efficiente: costruita Aperte due inchieste per naufragio colposo e omicidio colposo: una dalla procura di Bari, l’altra da quella di Brindisi. Sono 427 i naufraghi tratti in salvo, molti di essi portati sulla San Giorgio che appena possibile farà marcia verso Brindisi. Al momento sperano ancora nella remota possibilità di salvare qualcuno della lista dispersi. Dei 427 naufraghi un centinaio sono stati già portati nelle coste greche da un altro traghetto, altri i più bisognosi verranno trasferiti in ospedale. Uno dei passeggeri tratti in salvo insieme a tutta la sua famiglia ha raccontato che all’inizio le fiamme erano basse e non preoccupanti ma nessuno ha mai dato allarme o comunicazioni, nessuno diceva loro cosa fare e da solo ha dovuto procurarsi un giubbotto di salvataggio per lui e per i suoi figli mentre in giro regnava ormai il panico.
L’incendio e l’inizio del dramma
Alle 4.30 del mattino del 28 dicembre 2014 scoppia un incendio nel garage del traghetto italiano Norman Atlantic. La nave passeggeri era partita da Igoumenitsa e diretta ad Ancona. L’SOS è stato lanciato quando il traghetto si trovava appena fuori della piccola isola greca Othonoi, il comandante capita la tragica situazione da l’ordine di abbandonare la nave. Immediatamente sia Grecia che Italia mandano i primi soccorsi. Il mare però è troppo forte e anche la burrasca ostacolano tutti i tentativi di avvicinarsi alla Norman Atlantic che nel frattempo era sempre più in fiamme. Intorno alle 10 un black out generale impedisce di calare in mare tutte le scialuppe di salvataggio. Alcuni quindi riescono a mettersi in salvo, per gli altri, almeno 360 è l’inizio di un calvario infinito. Un uomo di origine greca si butta in mare nel tentativo di salvarsi la vita, alle 17 circa viene ufficializzata al morte; è la prima vittima. Le fiamme finalmente vengono domate, ma sono già le 20.30. Il comandante è stato l’ultimo ad abbandonare la nave.
Il 19 dicembre erano state trovate sei irregolarità
Secondo la ‘Visemar di Navigazione S.R.L.’ in data 19 dicembre erano state trovate sei irregolarità prontamente sanate, «vanno trovate le esatte cause dell’incidente – scrivono in una nota – da parte delle autorità investigative ma siamo certi della piena efficienza della Norman Atlantic». Si tratta di una nave di recente costruzione (5 anni fa in uno dei migliori cantieri mondiali) e con tutte le certificazioni dovute.