Il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, invitato per tenere una lezione alla Scuola Holden di Torino, su un tema dal titolo “Amazon, Babbo Natale o lupo mannaro?” ha riferito di vedere il colosso dell’e-commerce più come un Babbo Natale che come un lupo mannaro, questo però “purché non sia lui a dover decidere quali devono essere le regole del mercato del libro e che cosa devono scrivere i bambini nelle loro lettere a Babbo Natale”, inoltre “dovremo cercare di coinvolgere Amazon nella tutela della diversità”. “Il Web nel suo complesso – spiega ancora il Ministro – compreso tutto ciò che è cultura online, richiede che vengano pensate regole globali. E’ patetico avere una visione nazionale o anche sovranazionale come quella europea”. Il ministro si è definito come un tecno-ottimista. Tornando sul tema del web, ha dichiarato che “il Web ha esteso a tutti l’accesso alla comunicazione e ampliato la conoscenza e la conservazione delle singole storie anche dopo la morte dei singoli, tocca ora alla politica individuare le norme globali per regolare il sistema”. Secondo il ministro sia la cultura che l’informazione, hanno tre tipi di futuro sulla rete: o il Web diventa il luogo della massima concentrazione dei poteri forti, o diventa luogo delle rivolte stile Wikileaks, e come terza optzione “è un luogo regolato da norme globali, individuate dalla politica, in grado di tutelare i più deboli, che altrimenti soccombono”.
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