Matteo Renzi ha parlato ai giovani del Partito Democratico riunitisi l’8 dicembre a Roma per la Leopoldina. Il premier ha colto l’occasione per tornare sulla vicenda Mafia Capitale, lo scandalo di intrecci tra criminalità organizzata e politica che nei giorni scorsi ha sconvolto i palazzi romani. “Noi non sappiamo se quello che sta emergendo dipinge il quadro di un atteggiamento di tangentaria all’amatriciana o di mafiosi. Quello che so è che noi non lasceremo la capitale in mano ai ladri”. “Non consentiremo a nessuno nel Pd – sostiene inoltre Renzi – di mettere in discussione ciò che siamo e quanto abbiamo fatto. Teniamo pulito perché Roma è troppo grande e bella per lasciarla a gentaccia là fuori”. Il Presidente del Consiglio chiede alla magistratura che si sbrighi a fare i processi e trovare i colpevoli. “Non mi interessa – tuona Renzi dal palco – che ci sia lo sdegno nelle prime 48 ore, mi interessa che si vada rapidamente a fare i processi, che i giudici dicano chi sia colpevole o meno, che le sentenze vengano fatte e chi è colpevole paghi fino all’ultimo centesimo”. Poi una frecciatina a Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle: “Dal 13 marzo torna a fare spettacoli grazie al vostro risultato, grazie al vostro lavoro e il mondo della cultura non lo so, ma il mondo dello spettacolo vi sarà grato per questa scelta”. E sulle critiche della cancelliera della Germania, Angela Merkel sull’impegno dell’Italia in Europa, Renzi risponde: “L’Italia è un paese che può e deve cambiare. Se riacquista l’orgoglio di stare nelle partite internazionali a testa alta, senza dover chiedere «scusa se esisto». O saremo in grado di fare davvero comunità o per l’Europa non ci sarà un futuro”.