Ancora al vaglio dei pm intercettazioni e mail riguardanti le indagini della maxi-inchiesta denominata “Mafia Capitale”, che oltre all’arresto di trentasette persone ha visto tra gli indagati anche l’ex Sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Nella giornata di ieri si erano dette molte cose riguardanti l’ex primo cittadino della capitale, smentite però in serata da fonti della procura in quanto non vi è ancora alcun riscontro: secondo alcune voci che erano trapelate, vi sono delle intercettazioni dove viene rivelato di quattro viaggi di Alemanno in Argentina per portare soldi insieme al figlio. Tutto smentito dunque, almeno per il momento. Ma l’ex sindaco capitolino è voluto intervenire su tutta la vicenda e in particolare su Massimo Carminati, per dichiararsi del tutto estraneo e di aver avvertito tutti di stare lontani dall’ex Banda della Magliana: “Io difendo l’onore della destra romana – riferisce Alemanno ai microfoni di Sky TG24 – la destra romana non è Carminati, ci sono tantissimi giovani che hanno fatto un percorso di legalità e responsabilità.
Carminati è una componente chiaramente a cavallo con la criminalità più Banda della Magliana che politica, che si poteva anche non conoscere minimamente, io ad esempio non l’ho conosciuto nemmeno da giovane, perché ha pochissimo a che fare con la politica, era tutta una questione di criminalità. Quando poi è tornato in circolazione, io questa notizia l’ho letta su L’Espresso. Io pensavo che fosse o morto, o in pensione. Quando ho letto le pagine de L’Espresso ho detto subito “attenzione” ed ho chiamato tutti i miei collaboratori e uomini che adesso sono anche sotto indagine, ed ho detto loro: “nessun contatto, neanche indiretto con questo personaggio perché si tratta chiaramente di un personaggio sul quale vi sono tanti sospetti” e questo avveniva dopo le vicende, un anno, un anno e mezzo fa, e tutti mi hanno giurato e spergiurato che non avevano nulla a che fare con Carminati”.