Continuano le polemiche tra Stati Uniti e Corea del Nord per il controverso film satirico “The Interview”. Ieri a sorpresa è stata proiettata la prima con Seth Rogen e il co-regista Evan Goldberg presenti, e lanciata in 300 sale indipendenti americane con disponibilità di visione anche in streaming sul web. La pellicola della Sony Pictures racconta di un fantasioso attentato al leader nordcoreano, ciò ha provocato molte proteste da parte della Corea del Nord che l’ha definita come un “vero atto di guerra”. A difesa dei nordcoreani si è schierata la Russia definendo il film “scandaloso”, mentre a favore della libertà di espressione sono intervenuti molti politici e attori americani tra cui George Clooney e il presidente Barack Obama. E intanto nel giorno di Natale un nuovo attacco hacker, questa volta da parte della “Lizard Squad” (La Squadra della Lucertola), ha colpito Microsoft e Sony, bloccando rispettivamente Xbox Live e PlayStation Network impedendo ai videogiocatori di tutto il mondo che utilizzano le due piattaforme di giocare in multiplayer e quindi di sfidarsi a distanza.
Nessun legame ufficiale tra gli attacchi e il film satirico “The Interview”
Ufficialmente non vi è ancora un legame tra la pellicola e gli attacchi informatici ma tutti ne sono convinti: “Alla base del blocco del playstation network e di xbox online c’è ancora la Corea del Nord”. “Nessuno dovrebbe avere il diritto di censurare un film che sia satirico o meno” ha dichiarato un appassionato di film all’uscita dal cinema. Lo scorso 24 novembre un altro gruppo di hacker aveva attaccato i server della Sony Pictures Entertainment portando via dalla casa cinematografica sceneggiature di film ancora in lavorazione e mail private di dirigenti e dipendenti, portando così il colosso giapponese a prendere la decisione di sospendere temporaneamente l’uscita del film.