Dramma nell’Adriatico dove due navi mercantili si sono scontrate intorno alle 8.30 del 28 dicembre. Una di queste è affondata in pochi minuti causando la morte di 2 persone mentre quattro risultano ancora dispersi. Ciò è avvenuto appena fuori dal porto di Marina di Ravenna, tra un mercantile della Turchia e l’altro con bandiera del Belize mentre era in corso una tempesta di neve, acqua e vento che ha interessato il litorale ravennate portando il mare a forza 6. Ad affondare è stata la nave turca dove a bordo si trovavano 11 marinai, due sono morti, cinque sono riusciti a mettersi in salvo alcuni con un gommone mentre due con un gonfiabile, gli altri quattro risultano dispersi e i medici non non danno ormai nessuna speranza che possano ritrovarsi vivi in quanto è impossibile che il corpo sopravviva per più di un’ora a quelle temperature. Le ricerche sono comunque al momento difficoltose a causa del mare forza 6 ma stanno facendo di tutto per individuare i corpi di chi manca all’appello. Uno dei medici del 118 dell’Asl Ravenna, Giovanni Sella, che ha soccorso le cinque persone che sono riuscite a salvarsi, ha parlato ai microfoni di Sky TG24: «Queste persone – riferisce il medico – erano tutte in ipotermia essendo rimaste in acqua, chi pochi secondi chi alcuni minuti, però le condizioni erano buone, tutte coscienti, persone trattate sul posto con efficacia e trasportate con i nostri mezzi di soccorso il pronto soccorso dell’Ospedale di Ravenna e dove sono tutt’ora lì in osservazione». «Alcuni mi hanno raccontato che a nuoto hanno dovuto raggiungere il gonfiabile di salvataggio, qualcuno l’ha raggiunto in pochi secondi mentre altri a causa delle condizioni del mare sono rimasti in acqua anche 15-20 minuti». Le persone che sono rimaste in acqua per più di venti minuti sono adesso in buone condizioni ricoverate all’ospedale di Ravenna: «Li abbiamo trovati – ha dichiarato ancora il medico del 118 – in condizioni tali dove grazie ai trattamenti immediati e quelli all’ospedale hanno fatto sì che sono in condizioni stabili».