E’ ancora un mistero la morte del bambino di otto anni, Andrea Loris Stival, trovato in un fossato nelle campagne di Santa Croce Camerina (Ragusa) dopo che la mamma lo aveva lasciato davanti scuola. La procura di Ragusa ha aperto un’inchiesta a titolo precauzionale per omicidio volontario contro ignoti. Nella serata dal 30 novembre è stato sentito dagli investigatori il cacciatore, l’uomo che ha fatto ritrovare il corpo senza vita del piccolo. Sequestrata inoltre anche la sua auto ufficialmente perché si trovava nel luogo del ritrovamento. I genitori distrutti dal dolore hanno visitato nel pomeriggio di ieri, quel maledetto posto (il mulino vecchio) dove è stato trovato il loro bambino. La salma resterà a disposizione della magistratura per altre 24 ore. L’unica certezza al momento è che Andrea Loris quando fu trovato dagli agenti era già morto da almeno quattro ore. Stando alle testimonianze raccolte dagli inquirenti, il bimbo non si allontanava mai da solo da casa. Al Mulino Vecchio vi ha fatto visite anche una zia di Andrea, Antonella Stival, unica della famiglia a voler parlare con la stampa: “A dire il vero ci sono molti dubbi e i dubbi sono che un bambino di otto anni non può farsi quattro chilometri a piedi senza essere visto da nessuno in pieno giorno e quindi non credo che ci sia arrivato da solo fino a qua. Mi hanno raccontato che era solito ogni tanto ad andare in bottega a comprare qualcosa che gli commissionava la madre. Era un bambino autonomo, molto autonomo”.
Cresce la paura per la possibilità che vi sia un orco
Mentre si cerca ancora lo zainetto del bambino, in queste ore gli inquirenti stanno visionando tutte le immagini registrate delle videosorveglianze dei negozi a circuito chiuso del paese per cercare di trovare qualche fotogramma che visualizzi il volto del piccolo Andrea. Intanto a Santa Croce Camerina cresce la paura per un possibile orco che dopo aver ucciso un bambino possa tornare ad uccidere ancora.