Nuovi sviluppi nella vicenda della morte del piccolo Andrea Loris Stival. Nella giornata di ieri e per essere più precisi intorno alle 17.15, la madre del bimbo, Veronica Panarello, è stata prelevata da casa dagli investigatori insieme al marito, nella sua abitazione in Garibaldi a Santa Croce Camerina e portata negli uffici della procura di Ragusa. E’ la quarta volta che la donna viene sentita dagli inquirenti che cercano di fare luce nell’assassinio del figlio, ma è la prima volta che ciò avviene da indagata per omicidio e occultamento del cadavere del piccolo Loris. I racconti della della Panarello sono stati tutti smentiti dalle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza. La mamma di Loris aveva raccontato di aver accompagnato il figlio a scuola il giorno della morte, ma il bambino non vi è mai arrivato in quanto le telecamere installate a Santa Croce Camerina non hanno mai ripreso la Polo nera della donna vicino la scuola del piccolo. E’ intanto ufficiale come sia morto Andrea Loris Stival: l’autopsia dei giorni scorsi ha accertato che il bambino è stato prima strangolato con delle fascette che utilizzano gli elettricisti, poi il corpo gettato nel canalone vicino al Mulino Vecchio a 4 km dal centro del paese ma a 2 da casa Stival. La donna però continua sulla sua linea: non confessa l’omicidio del figlio professandosi innocente.
Ecco cosa hanno ripreso le telecamere
Nella versione di Veronica Panarello, tra l’altro piena di incongruenze, la donna racconta di aver portato il figlio a scuola per poi recarsi al corso di cucina. Il tragitto ricostruito grazie alle varie telecamere di videosorveglianza, sarebbe completamente diverso: Loris è stato ripreso da una telecamera intorno alle 8.30 mentre rientrava a casa, tornato a piedi dall’angolo della strada. 36 minuti dopo la madre esce di casa, sale sull’auto e si dirige verso il vecchio mulino. Qui vi è un buco di sei minuti, ma gli indizi della ricostruzione sono tutti in sfavore della donna. Ciò ha portato gli investigatori a mirare su di lei.
Lo zainetto e gli slip
Veronica Panarello potrebbe essere scagionata o definitivamente incastrata da due elementi ancora mancanti: lo zainetto e gli slip del piccolo Loris. Gli inquirenti nonostante abbiano attivato anche elicotteri non sono ancora riusciti a trovare né l’uno né l’altro elemento. Il corpo senza vita del bambino al momento del ritrovamento era privo degli slip, forse per virare le indagini su un possibile orco.
Veronica Panarello: affetta da crisi depressive, aveva tentato anche il suicidio
La madre di Loris è stata descritta spesso come una donna affetta da crisi depressive. Inoltre alcune fonti hanno riferito ai giornalisti di Sky che in passato avrebbe tentato il suicidio in almeno due occasioni. Dunque un quadro psicologico non dei migliori quello di Veronica Panarello, accusata adesso dell’omicidio di suo figlio.
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