Ci sarebbe un colpo di scena nella vicenda dell’omicidio di Andrea Loris Stival, il bimbo di otto anni strangolato sabato scorso e fatto ritrovare cadavere in un vecchio mulino nelle campagne di Santa Croce Camerina (Rg): la macchina di Veronica Panarello, mamma del bambino, sarebbe transitata a 50 metri dalla strada che conduce verso il Mulino Vecchio, proprio quella mattina di sabato quando Loris è scomparso. E’ quanto emerge da un rapporto di carabinieri e polizia, che hanno analizzato le immagini di una videocamera di sorveglianza. Le immagini, di questa e altre telecamere disseminate nel paese, sono state acquisite al fine di ricostruire nei minimi dettagli il percorso compiuto dalla Panarello quel sabato mattina, che già dai verbali risulta essere colmo di lacune e contraddizioni. In particolare, sono stati estrapolati i filmati di una telecamera posizionata in una stazione di servizio Erg, situata lungo la strada comunale 35 che da Santa Croce Camerina conduce a Punta Secca. Da quanto è stato possibile vedere, alle 9:27:08 la Wolkswagen Polo nera, guidata dalla donna, transita davanti alla stazione di servizio e, proseguendo lungo quella strada, qualche minuto dopo svolta a sinistra scomparendo dal campo visivo della telecamera; ebbene, gli inquirenti fanno notare che, dopo quel curvone a sinistra, inizia la strada poderale che conduce proprio al vecchio mulino dove è stato rinvenuto il cadavere di Loris, a circa 50 metri. Polizia e carabinieri hanno acquisito anche le immagini di un’altra telecamera, posizionata su un’azienda privata all’inizio della strada poderale che porta al mulino: anche in questo caso, seppure con qualche discrepanza dovuta alla distanza tra la videocamera e la strada, si nota, alle 9:21:20 del 29 novembre una macchina di colore scuro che, senza neppure rallentare, imbocca la strada che va al Mulino Vecchio, scomparendo dalla visuale della telecamera.