Vasco Rossi rompe ancora una volta le regole e pubblica sulla sua fanpage Facebook l’intervista rilasciata a TV Sorrisi e Canzoni. Alla rivista settimanale rivela di leggere molto durante il letargo in cui entra quando termina un nuovo disco, e in questo caso dopo l’uscita di “Sono innocente“, il suo album in studio numero 17. Inoltre dorme e recupera energie, ma soprattutto rivela che il suo sogno nel cassetto era quello di fare lo psicanalista, poi invece ha dirottato sul disc-jokey. “L’innocenza – spiega il rocker di Zocca – ha diversi significati. È quella dell’artista quando compone, se è un vero artista. E poi in una canzone guascona come ‘Sono innocente ma…’ me la prendo con chi mi ha sempre sfidato. Sparatemi ora, vediamo chi sta in piedi. È un album di nuove consapevolezze e vecchi rancori. ‘Sono innocente’ è più una raccolta di futuri singoli, io lo chiamo «greatest hits di inediti»”.
L’ultimo singolo pubblicato: “Come vorrei”
“E’ il pezzo più importante dell’album – racconta il Blasco – È una ciambella col buco. Quando Tullio Ferro scrive una musica così bella io ci metto tutta l’anima per tirare fuori le parole giuste. È un pezzo che parla del rapporto con la vita e con il mondo. Di come quando fai un progetto lo devi portare a termine. Sarebbe più semplice andare via, ma io resto qui. E se sono ancora qui è per amore, perché amo fare canzoni, comunicare con la gente, le loro reazioni. Se sostituisci il «me» al «te» diventa una autoriflessione, mascherata da canzone romantica. Col tempo mi sono accorto che per “cambiare il mondo” bisogna cambiare tutto, anche quello che ami. Cambiare è un pacchetto completo”.
«Marta piange ancora», un pezzo che arriva dal passato
“L’ho scritta quando avevo 15 anni. Era spuntata su Internet, ma era una copia rubata. L’ho ripresa, l’ho finita e l’ho ricantata: era carina e quella versione si sentiva male. Adesso è un gioiellino”.
Bisogna andare d’accordo con sé stessi…
“E’ l’argomento della canzone “Duro incontro”. Bisogna andare d’accordo con sé stessi, prima che con gli altri. Quando esco io indosso una facciata di sicurezza, perché se mostrassi la mia debolezza e la mia confusione mi metterebbero in manicomio. Poi quando incontro la gente mi tranquillizzo: gli altri sono messi tutti come me”.
E nel 2015 arriva un nuovo tour
“Non ci saranno limiti, voglio suonare in tutta Italia. Sono anni che faccio solo poche città, ora ho un nuovo slogan: «state pure a casa, vengo io a suonare a casa vostra». Non abbiamo ancora fissato le date, ma ce ne saranno molte”.