Nel giorno in cui compiva la maggiore età, una ragazza romana aveva avuto l’idea di festeggiare i suoi diciotto anni in una discoteca della capitale insieme alle amiche. Per motivi ancora sconosciuti, la giovane si è ritrovata sola nel locale, dove ha conosciuto un ragazzo coetaneo di origine egiziane e con cui è subito nata una simpatia. Tra una battuta e l’altra, qualche abbraccio e qualche cocktail di troppo, è scappato il primo bacio da maggiorenne. L’ormai donna avendo alzato troppo il gomito ha deciso di accettare l’invito del “nuovo amico” e dormire a casa sua per rimettersi in sesto. Una volta nell’abitazione del ragazzo i due si sono appartati in camera sua dove, essendo ubriachi, sono finiti per addormentarsi. E’ proprio il quel momento che avviene lo stupro: il coinquilino dell’egiziano, approfittando della situazione ha trascinato la ragazza nella sua stanza e costretta ad avere un rapporto con lui. Il tutto avveniva mentre l’altro continuava a dormire nella camera accanto ed ignaro della violenza che si stava consumando.
La denuncia
Il giorno seguente, la neo diciottenne, atteso il risveglio del suo “amico”, durante il tragitto verso casa gli ha raccontato dell’accaduto. Il ragazzo conosciuto la sera prima in discoteca ha rivelato che trattasi di un connazionale che frequentava da neanche un mese. Presa di coraggio la ragazza ha deciso di denunciare la violenza subita ad un consultorio familiare, dove ha ricevuto sostegno e cure. Lo stesso consultorio ha avvertito della situazione la Questura di San Giovanni, con le Forze dell’Ordine, dirette da Giovanni Sant’Elia, all’immediata ricerca dell’abitazione dell’aggressore, di cui la ragazza non ricordava né via, né numero.
La strategia utilizzata per “trovare” l’egiziano
La ragazza, in accordo con gli investigatori, ha fissato un appuntamento (alla fermata della linea A della metropolitana di Roma, fermata Cornelia) con il giovane conosciuto alla festa. Al suo arrivo ad aspettarlo c’erano anche gli agenti che, bloccato l’egiziano e trovata la sua abitazione, sono riusciti ad arrestare il connazionale, ovvero l’autore dell’atrocità commessa. L’uomo a detta degli agenti aveva già precedenti penali. Adesso dovrà rispondere di stupro ed affrontare un processo.