Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, ieri da Brescia in occasione dell’assemblea degli industriali di Aib, ha ribadito che sul Jobs Act non ci saranno passi indietro. Secondo il premier la CGIL avrebbe in mente un progetto per dividere il mondo del lavoro e spaccare l’Italia: “E’ calcolato, studiato e progettato un disegno in queste settimane che vuole dividere il mondo del lavoro. C’è l’idea di fare del lavoro il luogo dello scontro. C’è l’idea di mettere gli uni contro gli altri gli operatori del mondo del lavoro. E’ una delle idee che ha bloccato l’Italia e fermato l’Italia. Si sfrutta il dolore di disoccupati e cassa integrati per colpire il governo”, e ancora “tre mesi fa ci accusavano di essere una banda di ragazzini, ora invece di essere la quinta essenza dei poteri forti, ma non c’è un uomo solo al comando, c’è un popolo che chiede di cambiare”. Ma dal sindacato – guidato da Susanna Camusso – arriva la pronta e secca risposta: “Non da risposte ai problemi, è lui a dividere il paese”, “C’è molto nervosismo nelle parole del premier, ancora una volta evoca fantasmi e complotti ma evita di dire come si crea lavoro e quella imboccata da Renzi – secondo la CGIL – è la strada che divide il paese”. E intanto all’interno del Partito democratico si cerca una possibile mediazione sul tanto discusso Jobs Act, con l’intento di evitare fratture e per garantire tempi ristretti per il sì della Camera, anche se il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, fa sapere che per lui si può tranquillamente approvare anche il testo uscito dal Senato.
Scontri in piazza: due manifestazioni contro governo Renzi e riforma del lavoro
Durante il discorso del presidente del Consiglio, due manifestazioni a Brescia tra centri sociali e Fiom-Cgil, hanno protestato contro Renzi e la sua riforma del lavoro. Una fuori dai cancelli della fabbrica Palazzoli, l’altra organizzata dal centro sociale, Magazzino 47, che ha portato agli sconti con polizia e carabinieri, i quali hanno risposto al lancio di uova e fumogeni con manganellate. Due agenti sono rimasti feriti: prognosi di 20 giorni per uno, 7 per l’altro.