Un marocchino trentasettenne, abitante a San Daniele del Friuli (un comune di 8mila anime della provincia di Udine), è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di violenze in famiglia ai danni della coniuge, una connazionale ventiquattrenne, trasferitasi in Italia lo scorso aprile. La donna, nella serata di domenica 23 novembre era stata brutalmente picchiata, ma questa volta, ha trovato il coraggio per chiedere aiuto: tramite il servizio di videochiamate gratuite Skype è riuscita a contattare i propri genitori in Marocco, che a loro volta sono riusciti a far partire le indagini per salvare la figlia. I militari allertati della situazione sono riusciti ad arrestare l’uomo e “liberare” la ragazza. L’aggressione di domenica scorsa è stata l’ultima di una serie che andava avanti di mesi. La 24enne stremata dal comportamento violento del marito alla fine è riuscita a chiedere alla famiglia di essere salvata. I militari fanno sapere che il marocchino verrà probabilmente incriminato anche per il reato di sequestro di persona.