I repubblicani che già controllavano la Camera dei Rappresentanti, conquistano la maggioranza anche in Senato, entrando così in possesso totale del Congresso degli Stati Uniti d’America. Decisivi i sette seggi strappati ai democratici. Non accadeva dal 2006 dall’allora presidenza George W. Bush. “La verità è che stanotte iniziamo un’altra sfida, una che è molto più importante della mia, ovvero la sfida per cambiare direzione al paese” sono queste le parole di Mitch McConnell, 72enne senatore repubblicano del Kentucky e leader della minoranza repubblicana. La forza rossa (come viene definita negli Usa la forza repubblicana) ha vinto superando anche le attese che davano per certa la sconfitta di Barack Obama. Lo stesso Presidente degli Stati Uniti commentando i sondaggi aveva parlato di “uno scenario peggiore per il Partito Democratico dai tempi di Dwight Eisenhower. L’inquilino della Casa Bianca esce dunque molto indebolito dalle Midterm (elezioni di metà mandato) condotte negli Usa come un referendum sulla sua seconda amministrazione. L’America chiede a gran voce un vero e proprio cambiamento sia sulla politica estera che sull’immigrazione passando per l’economia. Obama dovrà passare adesso i prossimi due anni da “Anatra Zoppa”, termine usato negli Stati Uniti per indicare gli inquilini della Casa Bianca a fine mandato sconfitti nel Midterm. Si prospetta a questo punto un lavoro a colpi di decreti presidenziali così come avvenne in passato per molti dei suoi predecessori, sia repubblicani che democratici.