Una tentata rapina a tre furgoni portavalori è stata compiuta stamane sull’Autostrada del Sole, all’altezza di Lodi; quello che l’ha resa particolare è il fatto che a compierla deve essere stato un commando di malviventi ben organizzato, del tipo para militare, che non ha esitato a cospargere il manto stradale di chiodi e a bloccare la circolazione con auto e camion dati alle fiamme in due punti, uno a nord per bloccare un furgone blindato che sarebbe passato poco dopo e uno a sud per agevolarsi la successiva fuga. Il grave episodio è successo alle primissime luci dell’alba, intorno alle 6.30, sotto gli occhi esterrefatti degli automobilisti che transitavano sull’altra corsia; il commando ha iniziato l’attacco sparando con l’ausilio di armi da guerra, come ricostruito dal procuratore della Repubblica di Lodi, Vincenzo Russo. Ad agire 8 oppure 9 uomini, che volevano impadronirsi dei cinque milioni di euro a bordo di uno dei furgoni blindati, che però è riuscito a scappare tra le fiamme e in mezzo a una pioggia di proiettili. Probabilmente, stando alle testimonianze, dovrebbero esserci state altre cinque persone che hanno aiutato il commando a preparare la scena del crimine, sia sulla carreggiata sud all’altezza di Borghetto Lodigiano che su quella nord all’altezza di Pieve Fissiraga, dove sono stati piazzati e dati alle fiamme i veicoli utilizzati per creare una barriera di fuoco ai tre furgoni blindati della Battistoli. Ma il colpo è fallito, grazie alla prontezza di spirito e alla preparazione delle guardie giurate: il primo blindato, infatti, appena i banditi hanno iniziato a sparare, si è anche accorto dei chiodi e li ha presi tutti nei suoi pneumatici per poi scostarsi e aprire la strada al secondo blindato, su cui c’era tutto il denaro, che così si è potuto allontanare facilmente. Anche il terzo blindato si è dovuto fermare, ma a bordo non portava preziosi. Vista la situazione, i malviventi hanno preferito allontanarsi in gran fretta su delle auto rubate, facendo perdere le tracce.
Traffico impazzito subito dopo il tentato colpo, A1 in tilt per parecchie ore
Subito dopo è scoppiato il finimondo: all’arrivo delle forze dell’ordine e dei soccorsi lo scenario era apocalittico, con i furgoni fermi in mezzo all’autostrada e le carcasse bruciate dei veicoli usati dai banditi ancora fumanti. Immediatamente si sono create lunghissime code di traffico, anche se gli ingorghi erano già iniziati quando i banditi hanno bloccato la circolazione. Decine di automobilisti, testimoni della rapina fallita, hanno raccontato di essere stati fisicamente fermati dai componenti della banda che urlavano a perdifiato “State indietro” in un perfetto italiano, secondo i loro racconti. Chi era rimasto fermo ha iniziato a chiamare i centralini delle forze dell’ordine e del 118. L’autostrada è stata chiusa nel tratto interessato, in entrambe le direzioni; i rapinatori sono fuggiti a bordo di cinque auto rubate, come ricostruito dagli inquirenti. C’è un altro particolare: a Graffignana, intorno alle 7.30, una donna alla guida della sua auto è stata bloccata da quattro persone armate che le hanno successivamente rubato il veicolo. Secondo gli inquirenti, potrebbe trattarsi della stessa banda di rapinatori che, per fuggire, avevano bisogno di una macchina in più.