Domani uscirà nei cinema di tutta Italia “La scuola più bella del mondo”, il nuovo film di Luca Miniero, autore di “Benvenuti al Sud” e “Benvenuti al Nord”, anche questa volta alle prese con i pregiudizi Nord – Sud, ma vista dalla prospettiva delle scolaresche. Oggi si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della pellicola, presenti lo stesso Miniero, Christian De Sica, Lello Arena, Rocco Papaleo, Miriam Leone e Riccardo Tozzi, portavoce di Cattleya, casa di produzione del film. Esso riprende lo stile grottesco e ilare del regista napoletano e questa volta si occupa di raccontare lo stato di precarietà e abbandono nel quale versa ormai da anni la scuola italiana, che invece dovrebbe essere di fondamentale importanza come luogo formativo. Ed anche qui ci sono le differenze Alta Italia – Meridione: una scalmanata scolaresca di Acerra (Na) viene ospitata per errore in una scuola media del Senese in cui porterà ovviamente scompiglio. E’ successo che il preside, volendo vincere il premio per la Scuola dell’anno, ha proposto un gemellaggio con una scuola di Accra, capitale del Ghana, ma per un equivoco Accra viene scambiata con Acerra, con tutte le conseguenze che possiamo immaginare. Durante la conferenza stampa, De Sica ha sottolineato la differenza tra il personaggio che interpreta, il preside, con quelli a cui ha dato vita nei cinepanettoni per anni, sboccati ed inclini alle scorrettezze, mentre nel film di Miniero si affranca scegliendo un registro più sobrio, ma non meno divertente; Miniero ha rimarcato che il suo film è ottimista e speranzoso, ma l’ottimismo c’è solo quando i personaggi ci credono fortemente, come fanno i protagonisti del suo film.
Gli altri attori, soprattutto Arena e Leone, si sono abbandonati ai ricordi scolastici, come la bella Miriam, figlia di un professore, e Lello che ha frequentato dalle suore. Un tema ambizioso è stato tirato fuori da Tozzi: l’obiettivo del film è quello di traghettare la commedia italiana lontano dai vincoli del realismo a cui è sempre stata relegata ed intavolare uno sguardo più surreale, favolistico e grottesco ed i film di Miniero sono una tappa di questo discorso.