Una maxi operazione dei Nas ha portato a sgominare un traffico di farmaci veterinari illegali somministrati alle mucche per portare i bovini a produrre più latte. I controlli dei Carabinieri sono scattati in allevamenti distribuiti in tutta Italia. Ecco le città coinvolte nei controlli: Cremona, Mantova, Bergamo, Verona, Brescia, Parma, Piacenza, Rovigo e Ragusa, per un totale di circa ventimila capi di bestiame da latte. L’indagine, avviata nell’aprile scorso dai Nas di Cremona, ha portato al sequestro di ben ottantamila litri di latte per un valore stimato di 30 milioni di euro. L’indagine inoltre ha portato alla chiusura di 16 attività di allevamento (a seguito di 48 attività coinvolte), con 55 kg di sostanze farmacologicamente attive, le equivalenti di aspirina ed antibiotici per umani. “I decreti – scrive l’Ansa – sono stati emessi dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani della Procura della Repubblica di Brescia, anche nei confronti di sette indagati ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata al commercio e somministrazione di medicinali veterinari di provenienza illecita”. Arrestato un veterinario e denunciate all’Autorità giudiziaria 26 persone.
Cosa comporta per la nostra salute
L’uso continuato di farmaci ai bovini – ha riportato nei giorni scorsi il “Independent” – è dannoso per la salute umana, soprattutto rischia di indebolire la possibilità dei medicinali di curare le malattie, in quanto i virus diventano resistenti agli antibiotici.